Le Riforme? Ci sono ma non si vedono ancora. Parla di una grande rivoluzione Graziano Delrio dal palco infreddolito di FestaReggio nel corso del suo ennesimo ritorno a Reggio questa volta come ospite della kermesse del Campovolo per spiegare ai reggiani la bontà dei primi sei mesi di un Governo che in fatto di proclami non è stato secondo a nessuno ma su cui il giudizio dei conti economici e dell’Europa è per ora impietoso. Il sottosegretario si concede ai microfoni dei giornalisti prima di dare il via al poco concitato duetto col giornalista del Corriere Lorenzo Salvia e quando gli si chiede del suo rapporto con Renzi, si gira di scatto ad abbracciare il segretario provinciale Andrea Costa.
Insomma tutto bene e nessun taglio allo Stato sociale, quella è roba da dibattito mediatico fine a se stesso. Uno spot per il governo anche se non troppo convinto, e non poteva essere altrimenti visto che lui è il numero due (ancora?) e uno spottone per l’Europa e tutte le scelte del Pd, inserendo il nome di Romano Prodi nel novero dei padri fondatori e grandi statisti. E sicuro che le riforme ci sono e ci saranno (sono anche il leitmotiv della festa) e che devono solo calare tra la gente.
E mentre Salvia del Corriere ieri sera ascoltava senza opporre alcuna domanda scomoda a Delrio, un altro giornalista del Corriere, Sergio Rizzo, sull’edizione odierna analizzava lo stato d’avanzamento del noto Ddl Delrio taglia-Province annotando la mancanza dei decreti attuativi e come molti enti continuino a conservare le loro competenze. La “rivoluzione” può attendere.