A fine anno, a 18 giorni dall'uccisione di Diop Mor e Samb Modou al mercato di piazza Dalmazia (13 dicembre 2011) per mano di Gianluca Casseri armato di una magnum 357, il pistoiese di estrema destra che ha pianificato e realizzato due attentati razzisti in un giorno, gli attivisti della Rete Antirazzista hanno deposto una targa in memoria dei due senegalesi vittime di un atto di efferato razzismo. Dal giorno di quella strage razzista fino ad oggi nel luogo dell'uccisione tante persone hanno continuato a deporre fiori, candele e messaggi contro il razzismo e ogni forma di discriminazione.
Le iniziative della cittadinanza per ricordare le due vittime del razzismo non si sono fermate qui. Il giorno successivo il Corteo della Pace di capodanno, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio per la Giornata mondiale della pace, è stato dedicato a Mor e Modou. Assane Kebe della Comunità senegalese ha ricordato le parole di Gandhi "l'umanità è come un corpo umano dove se un membro prova dolore lo prova l'intero corpo". Lo striscione "Pace in tutte le terre" e i cartelli con i nomi dei paesi in guerra, hanno scandito i passi della marcia alla quale hanno partecipato più di duecento persone, per ricordare i due senegalesi e per la pace nel mondo.
"La parola clandestino non può andare d'accordo con la parola solidarietà", ha detto Michele Brancale della Comunità di Sant' Egidio aprendo il corteo in piazza Santa Maria Novella, che ha ospitato la grande manifestazione contro il razzismo organizzata dalla Comunità senegalese il 18 dicembre scorso. Hanno partecipato la Caritas con il direttore Alessando Martini, il Centro La Pira, la Commissione Pace di Palazzo Vecchio guidata da Susanna Agostini, molte Comunità straniere, oltre a quella del Senegal, Leonardo Bianchi, Severino Saccardi, e il cardinale Silvano Piovanelli.
Targa in memoria di Diop Mor e Samb Modou
La Rete Antirazzista ha chiarito che si tratta di un'inziativa presa nell'attesa che il Comune ponga quella targa a memoria delle due vittime, annunciata dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, intervenendo alla manifestazione organizzata a Firenze dalla comunità senegalese il 19 dicembre. ''La nostra vuole essere un'iniziativa in un certo senso provvisoria – ha spiegato infatti l'esponente del gruppo Massimo Torelli – nell'attesa che il Comune rispetti la promessa, fatta nei giorni dopo la strage, di dedicare a Samb e Diop una strada, o magari questa piazza''. Il presidente aveva promosso l'idea che il Comune installasse una targa permanente per le due vittime di Casseri nel luogo della strage. ''Quando e se questo avverrà – ha proseguito Torelli – noi rimuoveremo il cartello piantato oggi''. La comunità senegalese ha espresso apprezzamento per l'iniziativa in attesa della targa ufficiale.
''Era giusto essere qui – ha commentato il vicepresidente della comunità africana a Firenze Assane Kebe – perchè come comunità abbiamo apprezzato l'idea di avere un simbolo di ricordo “provvisorio” per Samb e Diop in attesa che il Comune provveda ad affiggere in piazza una targa ufficiale''. Decine di persone sono arrivate stamani in piazza Dalmazia per assistere alla deposizione della targa. Tra di loro anche tanti senegalesi.
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