Nascere in Italia da genitori di origine straniera ma non essere cittadino italiano fino al compimento della maggiore età; lavorare in Italia, pagando le tasse, ma non poter scegliere chi deve amministrare la propria città: in poche parole, non essere un cittadino italiano a tutti gli effetti. Perchè questo sia possibile, diciotto associazioni (Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull'immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale delle comunità locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il razzismo è una brutta storia, Rete G2, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco), con la collaborazione dell'editore Carlo Feltrinelli, hanno lanciato la campagna nazionale "L'Italia sono anch'io". Attraverso eventi ed inziative culturali per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'uguaglianza tra persone di origine straniera ed italiana che vivono, studiano e lavorano in Italia, verrà attivata una raccolta di firme per la presentazione in Parlamento di due proposte di legge di inziativa popolare: una proposta di legge che riformi la normativa sulla cittadinanza, ed una che garantisca ai migranti regolari il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali. Alla campagna aderisce anche la Provincia di Firenze, dopo l'approvazione (con i partiti della maggioranza favorevoli, Pdl e Lega contrari e Udc astenuto) della mozione presentata dalla Commissione Immigrazione e illustrata dal presidente Giuseppe Carovani, in cui si evidenzia come persistano ancora oggi, per i migranti che risiedono nel nostro Paese, "forti limitazini, il più delle volte insormontabili e ingiustificate", che danno luogo a discriminazione ed impediscono l'attuazione del principio costituzionale di uguaglianza.
29 Settembre 2011
La Provincia di Firenze aderisce a “L’Italia sono anch’io”
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