Firenze – Uomini e donne, cittadini fiorentini di differenti religioni, si sono ritrovati virtualmente per iniziativa del Sindaco di Firenze Metro città Dario Nardella nell’arengario di Piazza Signoria, a Firenze, città di La Pira, in un momento così difficile del nostro mondo, così carico di tensione e minacce.
A rappresentare le comunità religiose l’arcivescovo Giuseppe Betori, il rabbino Gad Fernando Piperno e l’imam Izzedin Elzir. Insieme hanno ricordato in diretta su innumerevoli canali il bisogno di unità e umiltà delle donne e gli uomini del nostro tempo, sopravissuti tutti di una guerra lunga e dolorosa, in un’epoca nella quale tutto sembrava sicuro e pieno di certezze.
In piazza il concetto evocato più volte è lo stesso: il domani sarà una ripartenza per tutti, nessuno escluso, una ripartenza in cui ogni aspetto della vita, delle relazioni, dell’economia e della politica apparirà a noi con sembianze sconosciute e dovremo farci trovare pronti. I tre uomini di fede si sono raccolti nella preghiera secondo le diverse tradizioni religiose, convinti del valore dell’invocazione a Dio nel pensiero per i più deboli, per i malati e per coloro che in prima linea affrontano il peggior male del nostro tempo, il dramma di una pandemia terribile e inaspettata.
Hanno mostrato come la preghiera non divide, ma unisce definitivamente: gli uni accanto agli altri insieme al Sindaco Nardella e all’Assessore ai rapporti con le confessioni religiose Alessandro Martini, rivolgendo l’attenzione alle tante situazioni di bisogno e dolore, di solitudine e tristezza. Al termine delle preghiere la cerimonia simbolica di accensione di un braciere purificatorio e di speranza proprio davanti all’Arengario. Cesare Martignon – Florence TV