La notte del giudizio: la Reggiana torna in B 21 anni dopo e via a maxi festeggiamenti in barba al covid

Cappelletto batte orecchietta 1-0 con gol del furetto Kargbo e dopo 21 anni la Reggiana (non si sa come né perché visto che l’anno scorso di questi tempi se ne stava buona buona in serie D) torna tra la cadetteria, ovvero in B, ad un passo dall’Olimpo del Dio Pallonne là dove osano i Ronaldi. Poi esplode la festa con botti, cortei, sfilate, assembramenti (chissefrega del covid se alla base non c’è la movida bensì un sano senso civico di appartenenza granata). Il Cielo aveva già lasciato presagire un epilogo miracoloso con estesi barbagli e tuoni di lontano, come in alcuni passaggi dell’apocalisse di Giovanni. Intanto le assunzioni in Italia crollano dell’83 per effetto del lockdown ma son dettagli…

Reggiana-Bari 1-0 finale play off serie C, la Reggiana torna in B dopo oltre 20 anni! Alè, alè…

Cappelletto batte orecchietta 1-0 con gol del furetto Kargbo e dopo 21 anni la Reggiana (non si sa come né perché visto che l’anno scorso di questi tempi se ne stava buona buona in serie D) torna tra la cadetteria, ovvero in B, ad un passo dall’Olimpo del Dio Pallonne là dove osano i Ronaldi.

Poi esplode la festa con botti, cortei, sfilate, assembramenti (chissefrega del covid se alla base non c’è la movida bensì un sano senso civico di appartenenza granata). Il Cielo aveva già lasciato presagire un epilogo miracoloso con estesi barbagli e tuoni di lontano, come in alcuni passaggi dell’apocalisse di Giovanni, inequivocabile segnale che da lì a poco sarebbe avvenuto qualcosa di imprevedibile e magico.

Entusiasta anche il Presidente della Provincia (c’è ancora?, ndr) Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio: “Tutta la provincia festeggia insieme alla Reggiana questa splendida promozione: è un successo che premia una società seria, un tecnico preparato e un gruppo di giocatori che, dal primo all’ultimo, hanno portato a termine una stagione davvero esaltante, sia prima sia dopo il lockdown. Proprio il difficile contesto emergenziale – che non dobbiamo mai dimenticare – nel quale questo trionfo è maturato rende ancora più significativo il brillante risultato sportivo conquistato, ma soprattutto regala alla nostra comunità un momento di gioia condivisa, di cui tutti avvertivamo un gran bisogno”.

“Per l’intera stagione la Reggiana ha entusiasmato i reggiani, che anche in quest’ultimo scorcio di campionato a porte chiuse l’hanno ricambiata con grande e caloroso affetto: non solo per le indiscutibili capacità tecniche, ma anche per l’impegno, la serietà e la dedizione che i ragazzi guidati da Max Alvini hanno dimostrato e che capitan Spanò ben rappresenta. Questa promozione è dunque, innanzitutto, il frutto di un duro lavoro quotidiano, fatto di sacrifici, passione e “anima”: in poche parole di quella laboriosità emiliana che ogni giorno si esprime in tante famiglie e in tante imprese reggiane. A nome di tutta la comunità reggiana, dunque, le felicitazioni più calorose e un grazie davvero di cuore ai giocatori, a Max Alvini, ai presidenti Luca Quintavalli e Romano Amadei e a tutto lo staff tecnico e dirigenziale”. 

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