La miniera di amianto vicino a Torino: una montagna ferita, una bonifica infinita

Un video racconta ciò che resta della più grande miniera europea a cielo aperto

Una installazione composta da 4 video di Micol Roubini, artista e regista, indaga sull’ambiente sfruttato, il suo ecosistema, la sua riconversione e il rapporto che l’uomo e le persone di vicinanza mantengono con quella specifica realtà ambientale. Il tema è un pericolo come l’amianto, un minerale conosciuto, usato fin dall’antichità, resistente al calore, altamente tossico e cancerogeno.

La montagna magica”, è il progetto di Micol Roubini, presentato nell’ambito della sedicesima edizione dello Schermo dell’arte, realizzato con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’11a edizione dell’Italian Council del 2022, a cura di Gabi Scardi. Attraverso delle immagini video Roubini racconta quello che resta della più grande miniera europea a cielo aperto di amianto che si trova a Balangero a mezz’ora di strada da Torino. La miniera, sfruttata per circa ottant’anni e inattiva dal 1990, è ora una montagna dove è ricomparsa la vita con animali e specie vegetali ed è oggetto di un progetto di bonifica che prevede tanti interventi a tutti i livelli, dall’antropologico al botanico.  

I segni dell’attività estrattiva dell’amianto sono tangibili anche nell’attività onirica delle persone che vivono nei piccoli paesi circostanti “la montagna magica”. Grazie al lavoro ricostruttivo di psicologi, documentato dall’intenso lavoro di Micol Roubini, la popolazione ha trasmesso i loro sogni in un metodo di social dreaming, in cui il sogno di ognuno, unito a quello della popolazione diventa un mezzo per esplorare il mondo sociale condiviso.

La complessa realtà attuale della miniera di amianto, in un fragile equilibrio e in continua evoluzione, restituisce una delle tante storie industriali italiane e i tentativi di intervento per una totale riconversione del territorio senza dimenticare la memoria del passato e l’esistenza umana. “La montagna magica” entrerà nella collezione del museo MAN di Nuoro.

Il progetto è presente nella mostra collettiva “The Recent” a cura di Tessa Giblin, fino al 17 febbraio 2024, alla Talbot Rice Gallery, la galleria d’arte dell’Università di Edimburgo. Nei prossimi mesi si svilupperà con partner culturali come PAV Parco Arte Vivente, Akademie der bildenden Künste Wien, Museum of Modern and Contemporary Art MMSU Rijeka, Fundación Cerezales Antonino y Cinia, .
Una pubblicazione edita da NERO Editions accompagnerà il progetto.

La montagna magica
di Micol Roubini 

video installazione, 4 canali, super 16mm trasferito in 2K, sonoro, 24’30’’
Firenze, La Strozzina, Palazzo Strozzi, dal 14 al 19 novembre 2023
Orario 10:00 alle 20:00 – Giovedì fino alle 23:00 – Ingresso libero

www.schermodellarte.org

In foto: Micol Roubini, “The Magic Mountain”, 2023. Four-channel video installation. Production still. The project was possible thanks to the support of Italian Council (2022). Courtesy of the artist and Lo schermo dell’arte.

Total
0
Condivisioni
Prec.
Anziani, sportello SpiNa e cure domiciliari, l’accompagnamento resta l’unica misura universale

Anziani, sportello SpiNa e cure domiciliari, l’accompagnamento resta l’unica misura universale

Organici sottodimensionati, scarsa conoscenza delle norme

Succ.
“Cecità” di Virgilio Sieni: una metafora contro la violenza dell’uomo sull’uomo

“Cecità” di Virgilio Sieni: una metafora contro la violenza dell’uomo sull’uomo

Il nuovo spettacolo liberamente ispirato al romanzo di José Saramago

You May Also Like
Total
0
Condividi