Firenze – Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall’ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi.” (Fabrizio De André, La guerra di Piero). Il papavero è in effetti divenuto, soprattutto in ambito anglosassone, il simbolo della memoria della Prima Guerra Mondiale. E’ la memoria di un evento tragico, di dimensioni colossali, che per la prima volta coinvolge milioni di persone nei loro entusiasmi e nelle loro fragilità; ma è anche la memoria di familiari, amici, concittadini perduti durante il conflitto che trovano consolazione e trasfigurazione nella pletora di monumenti, sculture, lapidi e targhe degli anni successivi .
Opere poste nelle piazze e nelle strade di tutto il mondo, che a Firenze – in occasione dell’anniversario della Grande Guerra – sarà possibile scoprire e apprezzare nella loro piena valenza storica e artistica: l’Ufficio UNESCO del Comune di Firenze e MUS.E, grazie alla preziosa e significativa collaborazione dell’Opera di Santa Croce, propongono infatti alla cittadinanza un calendario di percorsi e di appuntamenti distribuiti in tutta la città.
Percorsi in città
Percorsi guidati nel centro storico alla scoperta dei monumenti e delle tracce della Grande Guerra e dei suoi protagonisti. L’itinerario prenderà avvio da Palazzo Vecchio per snodarsi nel centro cittadino e concludersi infatti a Santa Croce, cuore della memoria dei caduti fiorentini. Se per le vie della città i partecipanti potranno osservare targhe, sculture e monumenti sorti a memoria dell’evento e dei suoi morti, “nell’impulso a trovare nell’esperienza della guerra un significato più alto, qualcosa che giustificasse il sacrificio e la perdita irreparabile” (George L. Mosse), il Complesso monumentale di Santa Croce sarà tappa saliente del percorso, con la visita della Cappella alla Madre Italiana in Basilica, del Parco della Rimembranza nel primo chiostro e del Famedio sotterraneo progettato da Alfredo Lensi.