Manodori: “la politica taccia”. Delrio non ci sta

Dopo il fuoco di fila del centrosinistra, i vertici della fondazione precisano che le erogazioni non sono a rischio. Delrio: “Diversificare subito il patrimonio”. E attacca il consiglio

“La liquidazione della beneficenza già erogata non è a rischio”. Durissima presa di posizione della Fondazione Manodori dopo le indiscrezioni di stampa che parlano di 40 milioni di fondi già erogati a rischio. Da via Toschi giunge una secca smentita:  “la beneficenza decisa negli anni scorsi e non ancora erogata al 31/12/2011 ammonta a 9.821.809 euro e non a 40 milioni come scrive il quotidiano reggiano (la Gazzetta di Reggio n.d.r). Questa cifra non è ancora stata erogata o perché i progetti sostenuti sono ancora in corso di realizzazione oppure non si è ancora in possesso della documentazione che dimostri che sono stati realizzati”. Ma sulla vicenda interviene il sindaco Delrio:  “Diversificare il patrimonio al più presto”.

“Chi conosce – o dovrebbe conoscere – come funziona una fondazione come la Manodori, – si legge nella nota – dovrebbe anche sapere che per erogare i fondi assegnati è necessario attestare che il progetto finanziato è stato realizzato. Questo a tutela della correttezza delle procedure e dell’attività dell’ente. Senza rendicontazione, la fondazione non può erogare fondi anche se già deliberati. Si precisa inoltre che non è a rischio la liquidazione della beneficenza già deliberata. Spiace soprattutto che su dati come questi, che coinvolgono l’intera comunità e che sono stati più volte spiegati, ci si affidi ad “indiscrezioni” che creano allarmismo e non ci si preoccupi di verificare le fonti o l’attendibilità di numeri che non si evincono da nessun documento dell’ente”.

Durissima anche la replica agli esponenti del mondo politico che hanno preso posizione contro l’adesione all’aumento di capitale di Unicredit. Il consiglio della Fondazione, peraltro, martedì sera ha deciso di investire altri 15 milioni in azioni Unicredit, attingendo ai rendimenti dei fondi.

“Spiace ed amareggia – scrivono da palazzo del Monte – che in un momento congiunturale delicato e complesso come questo, che gli organi della Fondazione per quanto di loro competenza cercano di gestire al meglio, chi esprime giudizi pubblicamente sulla Fondazione Manodori non si curi di approfondire gli argomenti e di conoscere come funziona. La Fondazione, da parte sua, ha deciso di mantenere un doveroso silenzio e, sommessamente, chiederebbe al mondo politico di fare altrettanto, in quanto la politica seria impone risposte meditate che normalmente vengono fornite dopo aver ben esaminato e studiato le situazioni”.

L’intervento del sindaco

“Diversificazione del patrimonio al più presto, difesa delle erogazioni sociali, revisione dello statuto: questi erano e sono, secondo l’amministrazione comunale di Reggio Emilia, gli indirizzi da seguire da parte del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Manodori”.Lo ha detto il sindaco Delrio a proposito dell’adesione della Manodori alla ricapitalizzazione di Unicredit

Per il sindaco “la mancata diversificazione del patrimonio, pesante responsabilità ricevuta dalle precedenti amministrazioni della Fondazione e rispetto alla quale siamo sempre stati fermamente contrari, ma su cui il nuovo consiglio non  ha posto rimedio, ha oggi drammaticamente mostrato la sua debolezza”.

“Confidando sul mantenimento delle erogazioni sociali, come garantito – conclude il sindaco – ora occorre procedere con urgenza: subito diversificazione, subito revisione dello statuto e si cambi pagina con le nuove regole”

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