“Vogliamo sapere se l’utilizzo del teatro Ariosto è stato pagato e da chi oppure se il teatro è stato utilizzato gratuitamente”.
Il consigliere comunale, nonché segretario della Lega nord Emilia, Gianluca Vinci vuole vederci chiaro sul comizio che Matteo Renzi ha tenuto in città martedì sera per sostenere le ragioni del Sì. Per questo, nei prossimi giorni, il consigliere leghista presenterà in Comune un’interrogazione e una richiesta di accesso agli atti.
“È un fatto gravissimo che il premier in prima persona faccia campagna referendaria per la riforma costituzionale – attacca Vinci su Facebook – . Vogliamo sapere quanto ha speso per affittare il teatro Ariosto di Reggio”. Proprio la Lega nord, l’altra sera, in occasione dell’arrivo di Renzi in città, è scesa in piazza (della Vittoria), munita di fischietti e striscioni per protestare contro le politiche migratorie del Governo. Fatto è, chiarisce Vinci, che “Renzi non è venuto a Reggio per spiegare la riforma, ma per sostenere le ragioni del Sì in veste di segretario del Pd. Non c’era una finalità istituzionale”.
Due gli atti annunciati dal segretario della Lega. Una richiesta di accesso agli atti in “cui – spiega lo stesso Vinci – chiederò copia della documentazione inerente all’utilizzo del teatro Ariosto per il comizio di Renzi”. E un’interrogazione per “sapere se il teatro è stato pagato e da chi o se è stato concesso a titolo gratuito. In questo secondo caso ci sarebbero conseguenze da approfondire”, chiosa l’avvocato leghista. A poco più di una settimana dal referendum del 4 dicembre, quando gli italiani saranno chiamati a esprimersi sulla tanto discussa riforma costituzionale, le polemiche non accennano a placarsi. Anche a Reggio Emilia.