La Lady Chef che diffonde la cultura italiana del cibo

Pistoia – “Lady Chef” nasce come una sezione interna della Federazione Italiana Cuochi. Un gruppo nutrito di donne capaci, professioniste e amanti del food che stanno acquistando pregio e rilievo sempre maggiore, a conferma che la componente femminile nella professione culinaria apporta uno straordinario contributo, in termini di sensibilità, intelligenza, creatività, serietà e abnegazione.

L’Unione fa la forza e la fa sicuramente anche con loro, le Lady Chef.  L’Unione regionale Cuochi Toscani, è ormai punto di riferimento importante per le Associazioni del territorio toscano e tutti i loro associati. Formazione continua, eventi, iniziative finalizzate a creare valore per tutti i professionisti della ristorazione toscana.

Una delle Lady Chef è Sara Guadagnoli. Perché parlare di lei? Lo scopriamo:  “Vivo ad Arezzo, Italia – dice -sono una chef che gira il mondo per portare la cucina tradizionale Toscana nelle case e nei cuori delle persone. Mi piace fare nuove amicizie e incontrare nuove culture, mentre cerco di imparare sempre qualcosa di nuovo sulla mia amata passione, cucinare”.

Impegno e desiderio delle Lady Chef è, infatti, quello di diffondere con ogni mezzo, il grande patrimonio e le ricette tradizionali della Cucina Italiana; preservare e riscoprire le antiche ricette e le nostre tradizioni gastronomiche.

Da sempre, queste “Chef rosa”, si distinguono per l’impegno a favore di attività volte al sostegno ed aiuto dei bisognosi, collaborando ad iniziative a carattere benefico con realtà locali, nazionali ed internazionali ed gustose occasioni di socializzazione, iniziative di solidarietà, ma anche corsi di cucina per adulti, iniziative culinarie con i bambini delle scuole del territorio, tour dei sapori; il tutto condito da idee e suggerimenti gastronomici per tutti coloro che si dilettano in cucina con l’entusiasmo di chi vuole stare bene a tavola.

Sara Guadagnoli si è distinta in varie iniziative, a cui ha partecipato con le sue colleghe del comparto, e della Federazione Italiana Cuochi. L’abbiamo vista in missione per Aidos – Associazione italiana donne per lo sviluppo, ad Addis Abeba, per il progetto “Ponti: inclusione sociale ed economica, giovani e donne,  innovazione e diaspore”, cofinanziato dal ministero degli interni e realizzato da un consorzio di ong con capofila Arcs.

Una missione di tre settimane, assieme alla collega Maria Campagna, volta a incontrare e formare 20 donne, alcune con trascorsi di violenza e sfruttamento, con l’obiettivo di aumentare e diversificare le loro capacità tecniche e culinarie e metterle così in condizione di migliorare la loro attività imprenditoriale nel campo della produzione alimentare e della ristorazione, dando alle partecipanti la possibilità di diventare autonome, protagoniste della propria vita e del proprio benessere.

“Il cibo come veicolo di sviluppo sostenibile e di dialogo interculturale – dice Sara – Una sfida, questa, che ho accettato con grande entusiasmo e spirito di collaborazione, superando le difficoltà date dalla necessità di adattare le proprie abilità di fronte a ingredienti locali, strumenti, lingua differente mettendo in campo una reale cooperazione”. Oltre a questa fantastica esperienza,  la vediamo al concorso delle Lady Chef  “Riso in Rosa”, dove si è guadagnata la medaglia d’argento.

Poi, alla “Finocchiona IGP in contest”, con altre colleghe, per passare poi al progetto a Gerusalemme , con sedici studenti del corso in Hotel Management della Scuola di formazione professionale UNRWA a Ramallah che hanno partecipato a un workshop di cucina. E per continuare,  Chef in Cava”,  una cena il cui ricavato è andato interamente all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, in memoria di una bambina che è volata via troppo presto, e la serata “rosa”per  la quarta edizione di Wine Show.

Inoltre, molte sono state in questi anni le manifestazioni del Food che l’hanno vista presente a nome della Federazione Cuochi toscani, sia in italia che all’estero, dagli Stati Uniti dove si recherà nuovamente per un progetto itinerante, alla Germania, di recente. E moltissime in Toscana, la sua terra che ama.

Ed ecco che il 13 ottobre scorso, in occasione della due giorni d’iniziative a cura dell’Unione Regionale Cuochi Lucani e della Federazione Italiana Cuochi, con la partecipazione di istituzioni quali il Mipaaf, con il programma operativo Feamp 2014/2020 e la Regione Basilicata, la chef Sara ha avuto un grande riconoscimento. Nei suggestivi ambienti di Mulino al Vino ed a ridosso dei Sassi, emblemi della città “Capitale della Cultura 2019” si sono svolte, infatti,  molte iniziative, fra le quali l’assemblea nazionale delle Lady Chef ed il convegno del Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC sul ruolo dei cuochi volontari, ed un percorso enogastronomico per valorizzare le risorse ittiche della pesca artigianale costiera e dell’acquacoltura in abbinamento alle tipicità del territorio in collaborazione con MIPAAF.

La Toscana, rappresentata dal Presidente regionale Lodovichi e da una delegazione di associati, ha portato il suo contributo ed ha vissuto momenti importanti di coinvolgimento anche nelle attività nazionali con la nomina a Vice presidente –  centro Italia delle Lady Chef Sara Barbara Guadagnoli che andrà ad affiancare Alessandra Baruzzi rieletta Presidente Nazionale delle Lady Chef italiane.

Foto: Sara Guadagnoli

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