È un’immagine nitida, leggera, quella che parla di grazia e intelligenza al potere. È la neo ministra francese Fleur Pellerin, la quale, responsabile delle politiche per le piccole e medie imprese, in una bella mattinata di sole arriva in minigonna all’Eliseo.
La minigonna, ricordate? Per tanti anni era rimasta nei cassetti, complice l’avvento della più compiaciuta longuette, ma da qualche anno anche le «non più ventenni» la ripropongono con coraggio. Giornalisti e fotografi parlano della minigonna, dell’oggetto di abbigliamento: noi preferiamo parlare dell’intelligenza e del sorriso che questa donna ci comunica. Non è una francese «de souche», di razza, come malignamente dicono i razzisti d’Oltralpe, ma evoca, grazie alle fattezze orientali e lo sguardo gentile e deciso, una sicurezza reale, non elettrica.
È quello che vorremmo vedere più spesso in Italia, ma non possiamo mai mostrarvi perché non conosciamo dei casi paragonabili a tali episodi francesi. Da noi non accade che il premier chiami una donna brillante, madre di due figli, in trasmissione, chiedendole se intenda fare il ministro, e che la donna in questione, già molto in carriera, risponda serenamente: «no, grazie, ho una famiglia». In Italia la donna non sarebbe in carriera, non sarebbe in trasmissione, e non le sarebbe proposto di fare il ministro. Che importa, sembra dire divertita la nostra Pellerin (curiosamente si chiama Fiore, tra l’altro!) arriverà anche da voi una rivoluzione garbata di donne al potere che porterà finalmente la grazia e l’intelligenza condensati in un’unica persona. E non inficiati, anzi valorizzati, da due splendide gambe e una minigonna.