Pisa – Giovedì 23 aprile si terrà la terza edizione del Congresso del dipartimento di Fisica “Enrico Fermi” dell’Università di Pisa, una giornata di incontri che ha lo scopo di far conoscere agli studenti le attività del dipartimento nella ricerca, nella didattica e per la diffusione della cultura scientifica, collocandole nel contesto mondiale. Quest’anno il programma prevede una parte dedicata alle attività istituzionali, seguita da presentazioni orali e tramite poster dei numerosi progetti di ricerca in corso. Nell’edizione 2015 le attività di ricerca saranno illustrate a partire da punti di vista differenti, con una sessione in cui i contributi orali vengono forniti da studenti e dottorandi, seguita da una sessione in cui saranno le ricercatrici e i ricercatori ad affrontare temi di ricerca di punta svolti nel dipartimento.
“Nel sistema della ricerca pisano, che vede anche Scuola Normale, Scuola Sant’Anna, INFN, CNR, INGV, EGO, Stella Maris e il tessuto delle imprese di alta tecnologia, il dipartimento è per quanto riguarda la Fisica l’istituzione più grande, e ha l’impegnativo compito di formare tutti i nuovi fisici – commenta il direttore Francesco Fidecaro – Come spesso succede, dal confronto e dalla discussione sorgono nuove idee, per cui il Congresso è anche un’occasione per cercare di capire come sarà possibile incidere sui futuri sviluppi della scienza e della tecnologia”.
Nel corso della giornata, che si aprirà alle 8.45 nell’Aula Magna del Polo Fibonacci, verranno mostrati numerosi risultati, tutti molto innovativi, per cui è stata prevista una ampia sessione di poster, dove i ricercatori più giovani avranno modo di presentare il loro lavoro e comunicare la loro passione per la ricerca. Tra gli impegni maggiori si notano lo studio delle proprietà del bosone di Higgs, scoperto con il contributo essenziale delle ricercatrici e ricercatori pisani, le numerose questioni aperte in cosmologia, la materia oscura, la formazione delle stelle, la ricerca di fenomeni rari come segnale di nuova fisica, i fondamenti della meccanica quantistica. Un grande interesse sta suscitando l’aumento della sensibilità dell’interferometro Virgo, e si stanno creando collaborazioni per gli studi astrofisici, tramite telescopi e il satellite “Fermi” per osservare ciò che rimane dopo l’emissione di un’onda gravitazionale.
Le notevoli competenze nel dominio dell’ottica e della Fisica della materia stanno portando a nuovi connubi, quali l’uso di sistemi quantistici per studiare le equazioni della Fisica teorica, oppure innovative tecniche da applicarsi alla risonanza magnetica per estrarre più informazioni da tessuti viventi. L’utilizzo di laser di grande potenza sta aprendo possibilità di accelerare particelle, oppure di produrre nanoparticelle e studiarne l’effetto su sistemi viventi.
A fianco vi è una intensa attività di sviluppo di nuovi rivelatori che serviranno ai futuri esperimenti, oppure che vedranno la loro applicazione alla raccolta di immagini mediche, usate per diagnosi o di aiuto alla terapia. Non mancano le ricerche a carattere applicato, dalla geofisica all’inquinamento acustico e al fotovoltaico, ma anche metodi della teoria applicati a situazioni completamente nuove. Vengono anche presentate le attività di diffusione della cultura scientifica, che il pubblico cittadino ha sempre mostrato di apprezzare.