Un derby della solidarietà per combattere la malattia Fop che colpisce anche il figlio del labronico Luci; uno striscione di lavoratori in lotta; il bel gesto – come un gemellaggio – tra i due capitani; le due tifoserie che spingono a più non posso: tra Fiorentina e Livorno, al Franchi all’insolito orario delle 18, nella prima del 2014, è calcio vero. Davanti a oltre trentamila spettatori si gioca una partita importante: importante per i viola impegnati a entrare in zona Champions e a sfatare il tabù del dopo sosta di gennaio (vedi Pescara dello scorso anno); ma importante anche per il Livorno disperatamente a caccia di punti e con il tecnico Nicola in bilico.
Senza Pasqual e Ambrosini ma con Vargas e Pizarro, con Montella che dà fiducia e la fascia di capitano ad Aquilani, l’avvio è tutto di marca viola. Il Livorno è guardingo, coriaceo, copre bene gli spazi, insomma è in trincea. Ma non disdegna le ripartenze e anzi costringe Ilicic a un vistoso fallo a centrocampo che gli costa il giallo. Rossi e Cuadrado ci provano e ci riprovano ma la difesa ospite riesce sempre a chiudere. Roncaglia scaglia un tiraccio da lontano, poi tocca a Cuadrado fare analoga brutta figura. Rossi è più bravo al 32’ e il Livorno comincia a mostrare qualche segnale di cedimento sotto la pressione maggiore dei viola. Che però porta anche sbagliare come fa Aquilani quando si fa ammonire per un fallo a centrocampo. Gli ospiti cercano di addormentare la gara, anche a costo di farsi beccare il cartellino giallo come succede a Valentini. A un minuto dall’intervallo è Aquilani a colpire bene di testa ma è solo Paulinho a rendersi protagonista incassando un’ammonizione prima di imboccare il sottopassaggio alla fine del primo tempo.
Nella ripresa subito tiri pericolosi prima con Benassi poi con Cuadrado che impegna Bardi ma caparbiamente il Livorno riconcia a costruire il suo bunker e a punzecchiare facendo finire nel libro nero dei cattivi anche Cuadrado. Ma è Bardi a dare il maggiore dispiacere ai viola parando al 60’ su conclusione di Vargas. La Fiorentina preme sull’acceleratore, Montella manda in campo Joaquin per Ilicic (62’) ma il Livorno tira fuori gli artigli e coglie una traversa con Mbaye. E’ passata più di un’ora e finalmente la Fiorentina, trova lo spiraglio giusto su calcio d’angolo con la deviazione vincente di Gonzalo Rodriguez di testa. Esplode la gioa viola in campo sugli spalti che però dura poco per il brutto intervento di Rinaudo (ammonito e fischiatissimo per il resto della partita) su Rossi costretto a lasciare il campo e di cui la prima diagnosi parla di probabile distorsione del ginocchio destro. Continua il gioco duro (giallo a Luci) ed è il Livorno a sfiorare il gol con Gonzalo (poi ammonito) che salva sulla linea. Entra allora Ambrosini ma è Neto a salvare il risultato su botta di Benassi mentre Cuadrado getta la vento il raddoppio. Quindi ciunque minuti di sofferto recupero prima di incassare 3 punti pesanti (agganciato il Napoli a quota 36) e in attesa della partitisima tra Juve e Roma che potrebbe decidere il campionato.
L'INCIDENTE A ROSSI
A fine partita il comunicato ufficiale della Fiorentina su Rossi: "ACF Fiorentina comunica che a seguito del contrasto di gioco con il calciatore del Livorno, Rinaudo , Giuseppe Rossi ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio già precedentemente operato. Domani saranno eseguiti accertamenti diagnostici".
Fiorentina – Livorno 1 a 0
Fiorentina: Neto, Roncaglia, Rodriguez, Savic, Cuadrado, Pizarro, Aquilani, Borja Valero (81’ Ambrosini), Vargas, Ilicic (al 62’ Joaquin), Rossi (71’ Matos).
Allenatore: Montella
(Munua, Tomovic, Compper, Ambrosini, Pasqual, Iakovenko, Vecino, Joaquin, Matias Fernandez, Matos, Wolski, Rebic).
Livorno:Bardi, Mbaye, Valetini, Rinaudo, Schiattarella, Benassi, Ceccherini (84’Emeghara), Luci, Biagianti (92’ Duncan), Greco, Paulinho. (90’ Siligardi)
Allenatore: Nicola
Arbitro: Tagliavento
Note: ammoniti: Ilicic, Aquilani, Valentini, Paulinho, Cuadrado, Rinaudo, Luci, Rodriguez, Schiattarella
Foto: www.tzetze.it