Dopo il dibattito tra Renzi e Anpi e le polemiche su referendum costituzionale e ospitate fuori dal comune, per la Festa dell’Unità di Bologna arriva l’ora di fare i conti. E sono in rosso.
Il problema sembra dipendere dal capitano dell’Enterprise James T. Kirk. L’atterraggio del divo di Star Trek William Shatner alla Festa del Pd bolognese, infatti, alla fine sarebbe costato più di quanto abbia fruttato. Il Pd mantiene riserbo sulle cifre, ma le foto e gli autografi a pagamento con l’attore – fino a 150 euro per il pacchetto Platinum per assistere allo show con la star, pagati direttamente ai dem – a quanto pare non basterebbero a coprire il cachet top secret del divo, il suo viaggio e l’hotel di lusso.
Quell’evento andrà in disavanzo – ammette a Bologna.Repubblica il tesoriere Pd Carlo Castelli. Però va bene così, era un’operazione di immagine. Altro che Pd che si finanzia facendo pagare a peso d’oro una foto col capitano dell’Enterprise, insomma: i dem addirittura ci perdono. Non era autofinanziamento, era per far conoscere la nostra festa assicura del resto anche l’organizzatore della kermesse bolognese Fabio Querci.
Eppure l’idea aveva fatto discutere e aveva lasciato un po’ perplesso pure il Pd nazionale, con la responsabile delle feste Barbara Ceruleo che ad agosto aveva usato un filo d’ironia per commentare la tre giorni di Star Trek: A Bologna sono innovativi…. Ma quello che aveva colpito di più erano i prezzi fissati in casa Pd per i fan della saga stellare: 60 euro per una foto con Shatner, 50 per un autografo, fino a 150 per il pacchetto all inclusive. E i fan che spedivano un bonifico al Pd per vedere Kirk finivano pure iscritti nei registri dem per segnalare loro future iniziative del partito. Ma alla fine pare anche che il tentativo di arruolare i “trekkers” non ne abbia raccolti poi tanti. Le cifre sulla partecipazione all’evento ballano: “Sono arrivati in mille” giurano i dem. Circa “seicento presenti”, invece per la presidente dello Star Trek Italian Club Gabriella Cordone Lisiero. Se lo spazio è l’ultima frontiera della politica, è ancora tutta da conquistare.