Pistoia – Tra i fenomeni del seicento italiano uno dei più importanti è la famiglia Melani di Pistoia. L’ascesa, compiuta nel giro di tre generazioni, dalla condizione di popolani d’una cittadina di provincia al rango di nobiltà toscana potrebbe far pensare a un ben congegnato programma attuato di concerto dai sette figli di Domenico Melani, campanaro e lettighiere del vescovo di Pistoia, un programma che metteva a frutto efficacemente le facoltà di ciascuno dei fratelli e che astutamente, in Italia e poi in tutta Europa, riconosceva ogni occasione propizia all’avanzamento della famiglia.
Di questa famiglia e di aspetti della loro storia ancora del tutto sconosciuti anche ai pistoiesi si parlerà in un incontro che avrà luogo sabato 18 Marzo 2017 ore 16 presso la Fondazione CARIPT, (Palazzo De’ Rossi via De’ Rossi, 26- Pistoia) dal titolo “ I Melani – Famiglia di musicisti pistoiesi del sec. 17º”.
I Melani indirizzarono infatti su tre strade la ricerca della propria fortuna; la Chiesa, l’opera in Musica, la diplomazia. Tutti insieme seppero guidare abilmente la propria rotta con qualche smarrimento occasionale. “La famiglia Melani meriterebbe un’indagine per il primato che essa ebbe a raggiungere in quella commistione di secolare,ecclesiastico, politico e soprattutto musicale che pervade tutto il seicento”, commenta Alessandro Pagnini, presidente del Polo universitario di Pistoia e docente di Storia della Filosoia che ha organizzato l’evento.
La famiglia Melani è importantissima anche per il rango che due dei figli Jacopo e Alessandro, tengono nella storia della composizione musicale. Mentre è ben nota l’importanza di Jacopo autore di drammi musicali comici, attende tuttora di essere debitamente riconosciuto il ruolo di Alessandro nella rinascita dell’opera a Roma nella seconda metà del secolo, e la sua posizione mediana tra la generazione di Cavalli e di Cesti e quella di Alessandro Scarlatti.
Di notevole importanza le sue composizioni di musica sacra. Il terzo fratello Atto fu un cantante lirico castrato, noto anche quale diplomatico e spia al servizio del Regno di Francia, nonché scrittore. E’ stato testimone di molti avvenimenti storici avvenuti nel seicento nelle varie corti Europee.
La giornata di riflessione si concluderà al Teatro Manzoni di Pistoia (ore 21) dove verrà eseguito “il Girello”, dramma burlesco per musica di Jacopo Melani su libretto di Filippo Acciaiuoli (1668), una farsa sul potere messa in scena dalla compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli.
All’incontro partecipano, tra gi altri, i massimi esperti delle musiche dei fratelli Melani:
ROGER FREITAS, Associate Professor of Musicology University of Rochester – NY – USA autore di Vita di un castrato. Atto Melani tra politica, mecenatismo e musica. Edizioni ETS.
LUCA DELLA LIBERA, professore universitario al Conservatorio di Frosinone e critico musicale de ‘Il Messaggero’ il quale sta completando tutta la revisione critica delle musiche sacre di Alessandro Melani.
CARLO IPATA, direttore di Auser Musici, il quale dirigerà al teatro Manzoni la stessa sera IL GIRELLO di Jacopo Melani.
FERDINANDO ABBRI, Professore di Storia della filosofia a Siena-Arezzo e musicologo.
ANNA LI VIGNI, docente di Estetica (Università di Messina), traduttrice del libro di Freitas in italiano.