Ventisette persone sono morte e 71 sono rimaste ferite in seguito a una esplosione avvenuta dentro una chiesa della città egiziana di Tanta, a nord del Cairo. Il bilancio ancora parziale è stato fornito dal portavoce del ministero della Salute egiziano, Khaled Megahed. Un’ora dopo l’esplosione la polizia ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato. All’interno della chiesa c’erano duemila persone.
In tarda mattinata un’altra esplosione si è verificata in una chiesa di San Marco ad Alessandria d’Egitto. Un attentatore suicida si è fatto esplodere fuori dalla chiesa: si parla di 18 morti. Tra le vittime anche un poliziotto e due militari che hanno tentato di bloccare l’attentatore. Il papa copto Tawadris aveva detto messa nella Chiesa di San Marco ad Alessandria poco prima dell’esplosione avvenuta all’esterno.
Lo riferiscono fonti ecclesiastiche, precisando che tutti coloro che erano all’interno della chiesa sono sani e salvi e la struttura non ha subito danni. Entrambi gli attentati sono stati rivendicati nel primo pomeriggio dall’Isis: lo ha riferito l’agenzia Amaq, considerata la voce ufficiale del Califfato.
Papa Francesco, pregando per le vittime, ha annunciato che farà visita all’Egitto.