Firenze – Noti esercizi commerciali di Firenze e Prato tra cui la pasticceria Caldana di piazza Leopoldo, il Bar Barco e la famosa pizzeria Pizza Man in via Baracca e il bar Becco d’Oca di Prato sono stati messi sotto amministrazione giudiziale dopo le indagini condotte dalla Direzione Investigativa Antimafia di Firenze.
Un’ articolata operazione investigativa, denominata “Becco d’oca”, quella presentata questa mattina, le cui indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze hanno portato al sequestro di un patrimonio mobiliare e societario per circa 3 milioni di Euro.
Nove società, 7 appartamenti, 5 veicoli e 42 tra conti correnti e dossier titoli tra i beni sequestrati.
Il procedimento è stato eseguito nelle province di Crotone, Firenze e Prato a carico di 6 persone di origine calabresi tutte indagate per il reato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio. Agli arresti per bancarotta fraudolenta Giuseppe Iuzzolino imprenditore originario di Strongoli (KR) ma residente da molti anni in Toscana.
Il sistema si serviva di prestanome e della creazione di una serie di società, una sorta di “scatole cinesi” che ha richiesto intercettazioni telefoniche e incroci di dati che sono confluiti in un’unica indagine tar DIA e Guardia di Finanza. Gli investigatori hanno accertato che le società facevano spesso ricordo al “finanziamento soci” non accedendo così al mercato finanziario. Ingenti investimenti societari e immobiliari fatti da prestanome con scarsa capacità reddituale e altre informazioni provenienti dal settore bancario hanno dato il via alle indagini che stamani hanno portato all’operazione presentata dal Procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Creazzo. Le indagini restano comunque aperte per un flusso di denaro verso la Calabria in favore del reggente della ‘ndrina “Giglio” di Strongoli.