Le esportazioni continuano a trainare la crescita dell’economia reggiana. La conferma viene dai dati, diffusi dall’Istat e analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, relativi all’interscambio commerciale della nostra provincia nel primo semestre 2017.
Il bilancio del periodo gennaio-giugno, infatti, ha visto salire il valore delle esportazioni reggiane oltre i 5,1 miliardi di euro, con un incremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Oltre all’incremento delle vendite all’estero di prodotti “made in Reggio Emilia”, anche le importazioni registrano una crescita di oltre 143 milioni, pari ad un aumento del 7,6%, e raggiungono un valore superiore ai 2 miliardi. Un doppio segno di vivacità, in sostanza, del sistema imprenditoriale locale.
I dati confermano, innanzitutto, che l’Europa continua a rappresentare il mercato fondamentale dell’export reggiano. Oltre il 70% delle vendite oltre confine sono destinate al mercato europeo e, da gennaio a giugno 2017, le vendite verso il Vecchio continente hanno raggiunto i 3,6 miliardi di euro, il 4,9% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno passato.
Hanno evidenziato andamenti in crescita tutti i principali acquirenti di prodotti reggiani appartenenti all’Area euro, in primo luogo la Germania che, con un incremento del +4,3% ed un valore di esportato pari a 697 milioni, continua a rappresentare il nostro primo mercato di sbocco. La Francia, che con 656 milioni si colloca al secondo posto fra i mercati di destinazione di merci reggiane, registra un +4,5%. In aumento del 7,2% le vendite in Spagna (310,8 milioni), dello 0,9% quelle verso i Paesi Bassi (158,6 milioni) e del 18,1% quelle destinate alla Polonia (154,9 milioni).
Uscendo dall’eurozona, risultano invece in flessione del 4,6% le esportazioni verso il Regno Unito, che scendono da 336,9 a 321,5 milioni.
Al di fuori dei mercati dell’Unione europea, continua la crescita delle vendite destinate alla Russia che, in sei mesi, hanno raggiunto i 130,5 milioni (+23,9% rispetto al primo semestre del 2016), mentre prosegue la diminuzione delle esportazioni reggiane verso la Turchia, che scendono da 82,2 a 81 milioni (-1,5%).
Cresce poi del 18,4%, e raggiunge i 646 milioni di euro, l’export reggiano verso il mercato americano, che si conferma la seconda area di destinazione di merci “made in Reggio Emilia” dopo l’Europa. L’aumento delle vendite di prodotti locali verso l’America è da imputare principalmente all’incremento del 15,8% di esportazioni verso gli Stati Uniti che, con un valore di oltre 417 milioni, acquistano i due terzi dei prodotti reggiani venduti nel continente americano. In crescita anche le esportazioni verso il Messico (quasi 71 milioni di esportato e un incremento del 28,8%), il Canada (46 milioni, +16,4%) e il Brasile (39,4 milioni, +33%).
In aumento anche le vendite verso il continente asiatico che, passando da 557 a 569,4 milioni, registrano un +2,3%. L’incremento è trainato dall’andamento delle esportazioni verso la Cina che, con 136,2 milioni in valore e un +16,7%, si colloca saldamente all’ottavo gradino della graduatoria fra i maggiori acquirenti di prodotti reggiani.
In aumento anche le vendite verso il Giappone (+2,9%), mentre registrano flessioni le vendite sia verso Hong Kong (-1,1%), India (-0,9%) e Israele (-0,6%) che, dopo Cina e Giappone, sono i maggiori mercati asiatici di sbocco per i prodotti reggiani.
La maggior parte dei settori leader dell’economia reggiana hanno contribuito a determinare la buona performance delle vendite oltre frontiera del primo semestre del 2017. Il metalmeccanico, che da solo rappresenta la metà delle esportazioni provinciali, ha raggiunto i 2,7 miliardi, con un incremento dello 10,9%; il ceramico è passato dai 578,6 milioni del gennaio-giugno 2016 ai 583,6 dello stesso periodo di quest’anno, con un aumento dello 0,9; l’elettrico-elettronico ha raggiunto i 438,6 milioni di euro ed è cresciuto del 4,6%.
Consistente l’aumento registrato dalle esportazioni di prodotti alimentari e bevande (Parmigiano-Reggiano e Lambrusco in primis) che, con un +8,1%, sono salite da 286 a 309 milioni di euro. Crescono anche le esportazioni del settore della gomma-plastica, che è aumentato dell’11,8% raggiungendo i 77,3 milioni di euro.
Unica nota negativa, la flessione osservata nelle vendite del tessile-abbigliamento che sono scese da 783,8 a 755,4% registrando, nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, un calo del 3,6%.