Firenze – Pubblichiamo l’intervento tenuto dalla Console generale degli Stati Uniti Ragini Gupta in occasione del conferimento del Premio Giornalistico Amerigo giunto alla quattordicesima edizione.
(….) Come sapete, viviamo in tempi pericolosi per la libertà di stampa. Negli ultimi cinque anni, secondo le stime dell’UNESCO, l’85% della popolazione mondiale ha subito un calo della libertà di stampa.
I rapporti nazionali sui diritti umani del Dipartimento di Stato americano rivelano che l’autoritarismo è in aumento in tutto il mondo. I governi stanno diventando meno trasparenti e più repressivi. La disinformazione e la misinformazione stanno dilagando. E naturalmente la pandemia ha accelerato molte di queste tendenze; ha fornito un pretesto ai governi repressivi per intensificare, tra l’altro, la pressione sui media indipendenti.
In tempi recenti, abbiamo assistito al rapimento, all’uccisione e all’aggressione di giornalisti ucraini. In Russia, il Cremlino ha stretto la morsa sulla società civile, con l’approvazione di una legge sulla “disinformazione” volta a mettere a tacere chi dice la verità, mettendo a rischio i giornalisti.
I giornalisti raccontano le guerre, denunciano la corruzione, documentano i danni ambientali, danno voce agli emarginati, difendono le nostre comunità e chiamano i potenti a rendere conto delle proprie azioni.
La stampa libera non è nemica delle persone. Al contrario, quando è guidata dalla ricerca di illuminare ed educare – non di infiammare o intrattenere – la stampa libera è il guardiano della verità.
Lo scorso 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, il Presidente Biden ha dichiarato: “Rendo onore al coraggio e al sacrificio dei giornalisti di tutto il mondo e mi congratulo con tutti coloro che si impegnano per informare, educare e illuminare. Il lavoro dei media liberi e indipendenti è importante ora più che mai”.
Ecco perché la cerimonia di premiazione di oggi è così importante. Perché riconosce l’eccellenza nel giornalismo e accende i riflettori sui nostri valori comuni. Sia l’Italia che gli Stati Uniti considerano la libertà di stampa una componente chiave del governo democratico.
Avete facilitato tra i nostri due paesi un dialogo che continua ancor oggi. Senza l’esistenza e l’accrescimento di questa comprensione reciproca, i nostri legami bilaterali così stretti non possono prosperare.
Ringrazio i vincitori del premio per la loro professionalità e per il loro impegno e per aver contribuito in modo considerevole alla crescita delle relazioni Stati Uniti-Italia, che in questo momento sono fortunata di sperimentare in prima persona e che, sono fiera di dire, sono più solide che mai.
Foto: la Console generale Ragini Gupta – ph Stefano Casati