Nella mattina di oggi, venerdì 10 gennaio, a Roma si è tenuta una conferenza stampa per fare il punto sull’avanzamento dei lavori di rimozione della Costa Concordia. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha confermato che la rimozione della nave è prevista entro giugno, come già anticipato prima della fine del 2013. La nave naufragata nelle acque dell’isola del Giglio il 13 gennaio 2012, ha assicurato Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione per Costa Crociere, è stabile nonostante le condizioni meteo-marine che vanno peggiorando. Al porto di Livorno sono pronti i 15 cassoni da sistemare sul lato di dritta ed i 4 da posizionare sul lato sinistro. La loro installazione, con ogni probabilità, verrà avviata a metà aprile.
Intanto la ricorrenza dei due anni del naufragio si avvicina, ed il Giglio si prepara. Lunedì 13 gennaio, per ricordare le 32 vittime di quella tragica notte del 2012, alle 11.00 sarà celebrata una Messa nella chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano di Giglio Porto. Alle 18.30, poi, nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Giglio Castello ci sarà il concerto “Al merito della solidarietà” con i solisti del MusicalGiglio e la partecipazione di Elizabeth Norberg Schutlz. Alle 21.30 da Giglio Porto partirà una fiaccolata diretta al molo rosso, dove verrà benedetta una lapide intitolata alle vittime della Concordia. All’ora dell’impatto, infine, le sirene delle barche del porto gigliese suoneranno durante un minuto di silenzio.
Sono quasi passati due anni da quella tragica notte, ma molto resta ancora da chiarire. Non solo il processo sul naufragio va avanti, ma vi sono ancora molte incognite anche sul porto di destinazione della Concordia, una volta che verrà rimossa. Se il porto sarà vicino, ha spiegato ancora Gabrielli, la nave verrà trascinata da un traino. Qualora il porto di destinazione debba essere più distante, sarà utilizzata invece la Vanguard. Ed il fatto che questa sia già stata prenotata da Costa Crociere non lascia presagire niente di buono per la Toscana.
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In totale sono 12 i porti (e le aziende ad essi associati) che si contendono il relitto della Concordia. Oltre all’Italia, ci sono anche la Turchia, l’Inghilterra, l’Olanda, la Norvegia e la Cina. E non è per niente pacifico che sia il tricolore a spuntarla. Anche se, poi, dovesse essere l’Italia ad accaparrarsi lo smantellamento del relitto, resta da capire quale sarà il porto nel quale la Concordia verrà trasferita. La Toscana punta, da sempre, su Piombino. In lizza, però, ci sono anche Civitavecchia, Genova e Palermo. La decisione finale sarà affidata alla London Offshore Consultans mediante una gara privata che dovrà tenere conto di tempistiche di smantellamento, sicurezza delle operazioni e rispetto dell’ambiente. Piombino, in tutto questo, sembra farsi sempre più lontana. Il progetto per l’adeguamento del porto prevede, infatti, una serie di interventi che richiederebbero ben più tempo di quello necessario per rimettere in galleggiamento la Concordia. E la speranza di tutti è che la nave possa lasciare il Giglio il prima possibile.
Il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, è tornato a ribadire che il Governo caldeggia una “destinazione nazionale” per la Concordia. Ma il relitto si fa sempre più lontano dalle coste livornesi. Anche il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha ribadito di essere d’accordo con il ministro Orlando, ritenendo necessario che la rottamazione della Concordia avvenga in Italia. "Lavoreremo per questo e perché la scelta cada sul porto di Piombino. Sono convinto che questa sarebbe la soluzione migliore sia dal punto di vista ambientale che economico", ha spiegato il Governatore toscano.