Nella giornata di ieri, sabato 1° febbraio, la Costa Concordia ha fatto un’altra vittima. A perdere la vita, nel cantiere allestito per la rimozione della nave naufragata il 13 gennaio del 2012, è stato un sommozzatore spagnolo. Il sub, Israel Moreno Franco, aveva 42 anni e lavorava per la Titan Salvage sul pontone Vincenzo Cosentino. Intorno alle 17.00 il sommozzatore stava lavorando, assieme ad alcuni colleghi, per la ripulitura della fiancata di dritta del relitto. In quella zona della nave dovranno essere installati, nei prossimi mesi, i cassoni necessari per la rimessa in galleggiamento. Qualcosa, però, è andato storto ed il quarantaduenne spagnolo è rimasto incastrato fra le lamiere della nave. Riportato a riva, è stato soccorso dal personale sanitario del cantiere prima, quindi da quello del 118. Un elisoccorso è prontamente sopraggiunto all’isola del Giglio per trasferire il sub a Grosseto, ma per lo spagnolo non c’è stato nulla da fare. A causa di una profonda ferita ad una gamba, l’emorragia era troppo grave e lo ha ucciso.
La salma del sub spagnolo è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Orbetello, dove i medici legali effettueranno gli esami autoptici per chiarire l’esatta dinamica della morte ed accertare eventuali responsabilità.
Già un altro sommozzatore che lavorava sul relitto della Concordia, un cinquantaquattrenne filippino, era deceduto il 26 aprile scorso. L’uomo, tuttavia, era morto per cause naturali mentre si faceva la doccia nella sua camera nella nave Pioneer. Il sub spagnolo deceduto ieri è, quindi, la trentatreesima vittima della Concordia, che segue le 32 persone decedute la tragica notte del naufragio.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha così commentato l’accaduto: "Un altro lutto si aggiunge purtroppo alla lunga lista di vittime di questa nave, aggiungendo dolore al dolore. E, al dolore, si aggiunge anche la rabbia per un'altra morte sul lavoro, la morte di un giovane che non stava facendo altro che il suo dovere. Siamo vicini alla famiglia e a tutti i colleghi del giovane subacqueo che ha perso la vita mentre era impegnato a dare il suo contributo ad un'operazione che sappiamo essere delicata, difficile e importante per tutti noi. Un contributo per il quale il nostro Paese e la Toscana gli saranno per sempre grati".
Anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha espresso il suo cordoglio per l’incidente mortale avvenuto nel cantiere della Concordia. Mediante un comunicato, la Protezione Civile ha rinnovato “la stima e l'apprezzamento per il lavoro degli uomini e delle donne che, da quasi due anni e senza risparmiarsi, operano quotidianamente in condizioni difficili e non prive di rischi per conseguire il comune obiettivo di allontanare la Concordia dal Giglio.”.
Il sindaco del Comune di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, si è detto dispiaciuto ed addolorato per la notizia della morte del sub. “Questa tragedia ha strappato ancora una volta una vita umana. Alla famiglia della povera vittima il cordoglio di tutta la comunità gigliese”, ha concluso il primo cittadino gigliese. Il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, ha infine dichiarato di essere “profondamente colpito e dispiaciuto dalla notizia, un'altra morte che si aggiunge alle altre della tragedia della nave”.