L’importanza della storia locale e di coinvolgere varie generazioni: commentando la ricerca di Laura Olimpia Sani su Pontassieve fra Sette e Ottocento, il Sindaco di Pontassieve Monica Marini ha espresso soddisfazione per il fatto che una giovane studiosa si sia interessata così a fondo della Storia di Pontassieve e ha sottolineato l’importanza di valorizzare la storia locale sia per il suo valore intrinseco, sia perché le scelte odierne e future poggiano spesso su quello che è stato il nostro passato, che determina il fattore identitario e il rapporto con il territorio
La presentazione della ricerca su La Comunità di Pontassieve fra Sette e Ottocento: assetto paesistico-territoriale e socio-economico” di Laura Olimpia Sani è avvenuta in una sala gremita di pubblico di tutte le età, attestando l’interesse della popolazione per la propria storia e per questa ricerca di storia e geografia presentata dai proff. Giovanni Cipriani, Rolando Minuti e Leonardo Rombai dell’Università di Firenze.
All’incontro che si è tenuto nella prestigiosa Sala delle Eroine del Palazzo Municipale di Pontassieve hanno preso parte il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il giornalista e storico Gabriele Parenti, Il Vice Sindaco Marco Passerotti, l’assessore alla Comunicazione Jacopo Bencini.
La stagione di Pietro Leopoldo –ha sottolineato il Presidente Giani – ha rappresentato un momento di grandi riforme. Il suo arrivo a Firenze segnò una svolta importante nella storia della Toscana. Con Lui –ha rilevato Eugenio Giani – si assistette a un vero e proprio balzo in avanti per i diritti civili, con l’abrogazione della pena di morte e della tortura, ma anche un periodo che ha lasciato il segno indelebile nell’organizzazione dei comuni contribuendo a fare crescere l’identità e l’autonomia degli enti locali, tratto distintivo della Toscana”.
Laura Olimpia Sani –hanno evidenziato i relatori del Convegno -ha lavorato a lungo a questa ricerca unendo la passione per la storia all’interesse per il territorio della Val di Sieve. Il lavoro ricostruisce l’organizzazione territoriale della campagna fiorentina organizzata. Nei tempi lorenesi era questo un piccolo centro abitato commerciali e per apparato artigianale-industriale nei settori tessile e calzaturiero, ma anche per esercizi commerciali e servizi amministrativi, ubicato alla confluenza fra i due fiumi Sieve ed Arno e in un sito di grande importanza stradale per le comunicazioni fra Firenze e le vallate disposte subito ad oriente della città: ovvero, principalmente la Valdisieve con proseguimento per la Romagna, il Valdarno di Sopra, la montagna di Vallombrosa e il Casentino, quest’ultimo raggiunto tramite il valico della Consuma.
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