La bottega dei giovani lucchesi premiati anche dalla Bbc

Dai detersivi ai pomodori, dai legumi alla pasta: se comprassimo prodotti locali sfusi, si risparmierebbe sui contenitori, eviteremmo gli sprechi e si aiuterebbero i piccoli produttori esclusi dalla grande distribuzione e perciò destinati a chiudere. E’ quello che hanno pensato alcuni giovani lucchesi tra i 20 e i 30 anni, decisi a crearsi un lavoro che facesse bene al loro futuro e, perché no, anche a quello della loro comunità. Da allora sono passati quattro anni e oggi quell’idea si è trasformata in un negozio, Effecorta, che, primo in Italia, offre cibo e saponi sia sfusi che a filiera corta, cioè prodotti in un raggio di 100 km dal punto vendita di Capannori.

Dopo aver vinto il premio Toscana Ecoefficiente 2010, il negozio ha persino attirato l’attenzione della Bbc. Nel 2011 l’emittente televisiva inglese ha dedicato un servizio alla bottega di Capannori, scegliendola come unica tra le venti buone pratiche al mondo per la sostenibilità concreta. I numeri dell’iniziativa imprenditoriale di questi giovani, del resto, parlano chiaro: 120 produttori locali coinvolti, 250 prodotti venduti, 26mila contenitori riutilizzati in 4 anni.

Ecco perché questo successo è pronto all’esportazione: un altro punto vendita sarà replicato presto a Milano. Spiega Pietro Angelini, 34 anni, tra i fondatori di Effecorta: “Stiamo crescendo e acquisendo investitori. Da 4 anni incontriamo comitive da tutta Italia e facciamo seminari per la riproduzione di questa idea, ne abbiamo incontrate oltre 450″. A lanciarsi nell’impresa milanese, un imprenditore under 40, Renato Plati, che afferma: “E’ una sfida entusiasmante, e spero che altri si aggiungano a noi per creare quella rete del cibo locale di cui l’Italia dovrebbe essere la protagonista indiscussa a livello mondiale”. E aggiunge: “In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, provare nuove strade che favoriscano uno sviluppo intelligente credo sia un percorso obbligato”.

Che la crisi possa essere uno stimolo a mettersi in gioco con idee innovative, del resto, lo crede anche Pietro, che ammette: “Nel nostro percorso abbiamo incontrato mille difficoltà che si sono rivelate opportunità se ben gestite. Anche la crisi è stata una vera opportunità per far riflettere le persone su cosa mangiavano e come”.

Dai corn flakes per la colazione alle birre particolari, come quella di castagne, dai formaggi freschi alla pasta trafilata al bronzo, sono davvero tanti i cibi tra cui scegliere ad Effecorta. Senza dimenticare i cosmetici, i prodotti per la cura del corpo e i saponi per la casa, tra cui quelli biodegradabili.

La strada da percorrere per i giovani, quando il lavoro non c’è, sembra essere quella di “inventarselo”. “Non solo questo è inventato, ma è studiato continuamente nei minimi dettagli” mette in chiaro il fondatore di Effecorta. Del resto, non basta una buona idea per far funzionare un’impresa. “L’idea è importante ma va saputa mettere in piedi, altrimenti si parla di velleità. Serve competenza in ambito strategico, di marketing, finanziario ed economico” avverte ancora Pietro, una laurea in giurisprudenza e 10 anni di esperienza nell’ambito delle start up, della crescita d’impresa e di marketing strategico. “Con questa esperienza – conclude – ho voluto dimostrare che non conta l’ambito ma il metodo con il quale si forma e si gestisce un’impresa. Non c’è niente di più concreto di una buona strategia”.

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