Pistoia – Dal 5 gennaio, ore 18, al Funaro e a Pistoiatre nuovi progetti, attorno al mondo dei libri che vanno sotto il titolo di “La biblioteca, l’isola, le sue voci”: Massimiliano Barbini, responsabile della Biblioteca del Centro (fra le più fornite di testi sul teatro contemporaneo, in Toscana e parte delle rete documentaria della provincia di Pistoia) e del prezioso Archivio del produttore internazionale Andres Neumann, cura le tre idee, che sono altrettante possibilità di “entrare in un libro”, spazio aperto di rilfessione e creatività, accessibile a tutti purchè si trovino le strade giuste per farlo.
“Libreria Ambulante”, “Compleanni d’autore” e “Scusate il ritardo. Libri usciti ieri che leggeremo anche domani” sono i loro titoli e si vanno ad aggiungere al “Raccontamerende” (letture e merenda per i più piccoli ogni 3° giovedì del mese), “Leggiamo poi si vedrà” (incursioni fra letteratura e cinema ogni 4° venerdì del mese) e vari eventi speciali anche di spettacolo dal vivo che fanno vivere i testi della Biblioteca del Funaro e dell’Archivio Neumann. Non è nuova questa tendenza “vivificatrice” della pagina scritta di Massimiliano Barbini, che nasce come libraio, negli anni ’90 e che, non del tutto casualmente apre il progetto con “La libreria ambulante”, in onore di un’idea nata con “La libreria”, il suo negozio, che chiuse nel 1995. In cosa consiste? Un tema e un luogo della città di Pistoia ad esso correlato:ogni partecipante è invitato a scegliere un brano della durata di quattro, cinque minuti su un tema, che per il 5 gennaio è “La biblioteca, un posto dove perdersi” (la scelta può riguardare anche solo “lo smarrimento”, la voglia o capacità di perdersi) e a venire in quella del Funaro per leggerlo ai suoi “compagni ambulanti”, spiegando perchè quel passaggio o quel libro sono per lui significativi. Dalle scelte del gruppo di racconti, saggi, poesie e qualsiasi cosa si possa leggere e condividere (anche il bugiardino di un medicinale!) si configurerà così una piccola antologia sull’argomento in programma, che ciascun partecipante potrà portare a casa o condividere con altri amici. E’ possibile partecipare anche solo come uditori. Le date, i luoghi di Pistoia e i titoli degli altri “appuntamenti ambulanti” sono in via di definizione e verranno comunicati sul sito del Funaro www.ilfunaro.org. Ingresso libero.
Il 29 gennaio, ore 21 è la volta del primo “Compleanno d’autore”: Anton Checov compie 156 anni e sarà “La scomessa” il “regalo” che Massimiliano Barbini offrirà ai partecipanti per ricordarlo, leggendo brani dall’opera e approfondendone i contenuti insieme al pubblico. Gli altri appuntamenti: il 12 febbraioCharles Dickens ha compiuto domenica scorsa 204 anni: i readings di uno scrittore attore, con Loriano Della Rocca e gli allievi del laboratorio di arte e tecnica della parola, venerdì 4 marzoPierpaolo Pasolini compie domani 94 anni: Poesia del teatro, teatro della poesia, conGiacomo Trinci, lunedì 11aprileSamuel Beckett compirà tra 2 giorni 110 anni: Cento di questi giorni felici, con Loriano Della Rocca e gli allievi del laboratorio di arte e tecnica della parola.
Terza ed ultima proposta, in partenza l’11 febbraio, ore 21 “Scusate il ritardo. Libri usciti ieri che leggeremo anche domani”. Certi libri possono cambiarci la vita o semplicemente arricchirla. Quando capita vorremmo condividere con più persone possibile la nostra esperienza di lettori. Compito di una biblioteca è di preservare i libri dall’oblio della mancata ristampa, dalle terre desolate dell’irreperibilità. Per questo è stato chiesto ad alcuni “autorevoli lettori” di presentare un libro che rischia l’estinzione senza meritarla nella speranza che, a una latitanza editoriale, si opponga l’entusiasmo dei venticinque lettori di manzoniana memoria. Le presentazioni saranno a cura di Roberto Cadonici, Massimiliano Civica, Claudio Rosati e si partirà l’11 febbraio con Claudio Rosati che presenterà “Homo Faber” di Max Frisch. Il 24 marzo Roberto Cadonici presenterà “L’altrieri” di Carlo Dossi, 14 aprile Massimiliano Civica racconterà gli “Scritti sul teatro”, di Nicola Chiaromonte.
Tre idee (con posti limitati, è fortemente consigliata la prenotazione) che partono dall’amore per i libri e proprio per questo fanno bandiera del diritto n.1 del lettore, indicato da Daniel Pennac, nel suo “Come un romanzo”: il diritto di non leggere! La libertà di scegliere, di rileggere, di saltare le pagine di non finire un libro, di leggere qualunque cosa sono infatti la saggia e indispensabile premessa indicata dall’autore francese per amare i libri. Il Funaro, che il 18 e 19 marzo ospiterà nuovamente sulla sua scena Pennac (insieme a Florence Cestac, per “Un amore esemplare”), anche con questo progetto, non può che condividere.