Sarà interessante vedere come nei prossimi giorni i cultori dei mille distinguo all’interno del mondo islamico si arrampicheranno sugli arabescati specchi per rivestire il comodo abito dell’egualitarismo multiculturale, dopo lo strazio di circostanza. Intanto prendono tempo per riorganizzare la resistenza buonista davanti ad un’evidenza sempre più sfacciata. Che grida anche a loro le parole del presidente francese Hollande dopo la carneficina al periodico parigino Charlie Hebdo, ovvero un attacco diretto all’identità stessa dell’Occidente. Sui social cinguettano, twittano, facebokkano solidarietà pelose e vomitevoli.
Due cose sono però da sottolineare cercando faticosamente di rispondere con illuministica razionalità ancora a caldo alla terribile e choccante strage francese. Due cose da fare immediatamente e alle nostre latitudini. La prima: pur nella precisa consapevolezza che non si tratta di “scontro di civiltà” ma del tentativo della barbarie di silenziare la nostra civiltà, non dobbiamo ravvisare sic et simpliciter nell’arabo e nel fedele islamico un nemico sicuro. Che lo spargimento del terrore tra simili, della bestialità primordiale e del sopruso vigliacco è esattamente il territorio che il fanatismo criminale religioso spera di ottenere.
La seconda: all’incirca dieci anni fa, proprio Reggio fu teatro di una numerosissima manifestazione islamica contro le vignette danesi che si facevano beffe di Allah e Maometto. E’ ora necessario che quelle stesse comunità sedicenti pacifiste e interpreti della vera natura e lettura del Corano escano allo scoperto organizzando siffatte manifestazioni dopo che alcuni loro correligionari hanno trucidato persone indifese e innocenti in nome del loro stesso dio per aver dato vita ad altre vignette satiriche.
Che i nostri preti cattolici che coccolano gli Imam nostrani ai tavoli ecumenici e i nostri amministratori che se li lisciano per motivi elettorali, finalmente li stanino e li chiamino alla futura corresponsabilità morale se resteranno ancora una volta silenti davanti a palesi azioni antiumane.