Il filo della memoria. Omaggio a Giovanni Duprè

Sesto Fiorentino – Il filo della memoria: omaggio a Giovanni Duprè in programma dal 16 settembre al 14 ottobre nel Centro espositivo Antonio Berti di via Bernini a Sesto F.no. Il Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti propone una mostra dedicata a questo artista di fama mondiale.

Inaugurazione domenica 16 settembre alle 11

Dall’ermitage a sesto fiorentino Giovanni duprè in mostra al Centro Berti Sesto Fiorentino onora Giovanni Duprè con la grande mostra Il filo della memoria.  L’evento nasce da un’idea di Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta, Spazio delle Arti di Colonnata, che ha voluto portare in città l’esposizione itinerante pensata due anni fa da Elisabetta Ciardi Duprè e ne ha curato l’organizzazione in collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino.

Giovanni Duprè è nato a Siena l’1 marzo 1817 nella strada, all’interno della Contrada Capitana dell’Onda, che porta il suo nome. Al civico 10 c’è una targa con scritto “Questa umile  casa  ove  nacque  Giovanni  Duprè  onore  dell’arte  e  d’Italia  rammenti  ai  figli  del popolo a che riesca la potenza del genio e della volontà”.

Molto giovane si trasferì a Firenze per iscriversi all’Accademia delle Belle Arti dove iniziò  la  sua  vita  di  scultore  orientata  a  uno  stile  naturalistico.  L’opera  che  lo  consacrò  la realizzò a 25 anni: l’Abele morente che fu acquistata dallo Zar di Russia ed è oggi  conservata all’Ermitage di San Pietroburgo insieme al Caino commissionato l’anno successivo. Ha conosciuto i grandi della sua epoca ed è stato amico di Pio IX, Alessandro Manzoni,  Lorenzo  Bartolini  e  Gino  Capponi. Tra  le  sue  creazioni  più  note  vanno  citate  il Giotto (1844)  e  il S. Antonino (1854)  per  la  loggia  degli  Uffizi;  il Trionfo  della  Croce, lunetta del portale centrale della nuova facciata di Santa Croce a Firenze(1861); il Monumento  a  Cavour per  Torino  (1865);  la Saffo Abbandonata (1861)  ora  nella  Galleria Nazionale  d’Arte  Moderna  a  Roma.  Ma  il  suo  capolavoro  resta  la Pietà (1863)  che  si conserva nella Cappella Bichi Ruspoli nel cimitero della Misericordia di Siena .

“Il progetto della mostra Il filo della memoria. Omaggio a Giovanni Duprè- spiega Elisabetta Ciardi Duprè – è nato nel 2017 in occasione del duecentesimo della nascita del grande artista senese. Il Comune di Sorano, in provincia di Grosseto, che aveva organizzato nel  1987  una  mostra  nella  Fortezza  Orsini  con  alcune  sculture  e  quadri  con  i  ritratti  del Duprè e di suoi familiari, si era dichiarato interessato e disponibile ad un nuovo omaggio.

Così abbiamo pensato a un’iniziativa con opere provenienti da alcune raccolte private (nello specifico  quella  mia  e  quelle  di  Marco,  Eleonora  e  Maria  Grazia  Ciardi  Duprè  e  della famiglia Dal Poggetto) e che rappresentano una significativa testimonianza sul nostro bisavolo e sulla sua famiglia”.

“Con  questo  spirito  e  con  molta  disponibilità  –  prosegue  la  curatrice  –  il  progetto  è diventato  una  mostra  di  disegni,  sculture,  foto  e  ritratti  di  famiglia  che  è  stata  ospitata  a Sorano  e,  subito  dopo,  per  iniziativa  del  Comune  di  Pitigliano,  ha  fatto  tappa  nel Museo Diocesano di quella cittadina. Adesso è l a volta di Sesto Fiorentino, un’altra tappa significativa per un progetto espositivo che si snoda attraverso realtà diverse ma tutte interessate all’arte e alla cultura. Mi piace ricordare la targa apposta al numero 10 della via che oggi porta il suo nome a Siena. Se pensiamo che le sue opere sono conservate in molte città  europee  ci  rendiamo  conto  del  cammino  che  ha  percorso  e  delle  tracce  solide  che questo artista ha lasciato”.

Entusiasta del progetto anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, che ha voluto sottolineare come “tra i tanti motivi per essere grati a La Soffitta per questa mostra dedicata a Giovanni Duprè ne voglio citare due: il primo, l’aver riportato al Centro Antonio Berti  la  scultura,  forma  artistica  alla  quale  il  nome  di  Antonio  Berti  è  indissolubilmente legato;  il  secondo  è  l’aver  scelto  di  portare  a  Sesto  Fiorentino  un  artista  toscano  la  cui produzione ha attraversato la parte centrale dell’Ottocento, riuscendo a guadagnarsi notevole  considerazione  in  Italia  e  in  Europa,  legando  il  proprio  nome  anche  a  rilevanti commesse pubbliche. La raccolta di disegni, piccole sculture e quadri messi a disposizione dai discendenti di Giovanni Duprè ci offrono uno spaccato originale ed eclettico di tutta la sua arte, invitandoci a scoprire e riscoprire uno scultore le cui opere si ri trovano in collezioni  prestigiose,  come  quella  dell’Ermitage  di  San  Pietroburgo,  nella  loggia  degli Uffizi, sulla facciata della Basilica di Santa Croce. Una bella opportunità offerta alla nostra città che non mancherà di richiamare un pubblico vasto e variegato di appassionati e non”.

“Come Soffitta Spazio delle Arti siamo lieti di aver promosso questo appuntamento straordinario con l’arte internazionale – sottolinea infine Francesco Mariani – con la certezza che anche la scelta della location, il Centro Berti, sia la più adatta per le tante affinità che si possono notare nelle opere dei due artisti”.

E proprio su questa vicinanza di stili si inserisce un appuntamento speciale in programma durante il periodo di apertura della mostra: nella prima settimana di ottobre (la data  esatta  non  è  ancora  stata  definita)  la  storica  dell’arte  Maria  Pia  Mannini  terrà  una conferenza-visita nella sede della mostra dal titolo Tra passato e presente: Giovanni Duprè in dialogo con Antonio Berti. L’inaugurazione è in calendario domenica 16 settembre alle ore 11. La rassegna sarà visitabile sino al 14 ottobre con i seguenti orari: feriali 16-19; festivi 10,30-12,30 e 16-19;lunedì chiuso.

Sede espositiva: Centro espositivo Antonio Berti – Via Bernini, 51 – Sesto Fiorentino (FI)

Per info: ufficiostampa@lasoffittaspaziodellearti.it

Leggi anche: Intervista a Elisabetta Ciardi Duprè, pronipote dell’artista.

 

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