Kreisleriana: la musica di Schumann, con le parole di Hoffmann e immagini del Romanticismo

L’originale e immaginifico romanticismo dei Kreisleriana di Schumann interpretati dal pianista Matteo Fossi, l’omonimo testo di E. T. A. Hoffmann e le immagini di pittori romantici sono i protagonisti del terzo appuntamento del festival musicale ‘Suoni riflessi’ il 2 novembre alle 21 a Firenze in Sala Vanni (piazza del Carmine al n. 19). Si apre così il nuovo ciclo dei giovedì sera “Musiche e immagini” istituito all’interno del festival dal direttore Mario Ancillotti per dare vita a un confronto creativo fra la musica e le arti visive.

Nel concerto di giovedì prossimo le otto fantasie per pianoforte op. 16 (i Kreisleriana appunto) di Robert Schumann (Zwickau 1810 – Bonn 1856), saranno eseguite da Matteo Fossi nella versione originale «senza compromessi» del 1838, e alcuni testi tratti da Kreisleriana dello scrittore Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (Königsberg 1776 – Berlino 1822), il modello letterario a cui si ispirò Schumann più alcuni frammenti dell’epistolario di Robert e Clara Schumann saranno interpretati da Matteo Marsan. Contemporaneamente, a ricreare insieme il romantico e «denso miscuglio di narrativa fantastica e saggistica filosofico-musicale espresso da Johannes Kreisler», il compositore bizzarro e inquietante immaginario uscito dalla penna di Hoffmann, verranno proiettate le immagini di quadri di pittori quali Friedrich, Turner, Hoffmann stesso (con dei disegni originali della prima edizione di Kreisleriana) e pure di Van Gogh.

Come dice Matteo Fossi, «c’è tutto Robert Schumann, nei Kreisleriana: c’è il profondo legame tra musica e letteratura, c’è una scrittura pianistica talmente moderna da sembrare qua e là “contemporanea”, c’è una poetica romantica che comprende eccessi e paradossi, talvolta di impossibile soluzione, almeno da un punto di vista tecnico. Tutti aspetti tipicamente schumanniani, questi; ma nell’op. 16 furono talmente portati all’estremo che nessuno, all’epoca, capì quest’opera meravigliosa». Non la capì Chopin, il dedicatario, e neppure Liszt. Non la capì neanche Clara, «l’amata Clara, che nelle sue lettere non fa che lodare le Kinderszenen, scritte e spedite da Robert in un unico invio coi Kreisleriana». Uno spettacolo con al centro dunque «la solitudine dell’artista in un mondo che non può capirlo, il contrasto tra ideale e reale: due temi portanti del Romanticismo, certo, ma in fondo – conclude Fossi – ancora così attuali…».

Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro. Chi ha la card di Rete Toscana Classica ha diritto alla riduzione.

Per ulteriori informazioni: www.suoniriflessi.it oppure la pagina Facebook Suoni Riflessi.

 

Addetto stampa Lorenzo Sandiford,

333-3459187,  lorenzo.sandiford@gmail.com

 

‘Suoni riflessi’ è organizzato dall’ensemble Nuovo Contrappunto con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Savino Del Bene, 2Next, Amici di Suoni Riflessi e in collaborazione con Federalberghi, Giunti Editore, Rete Toscana Classica.

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