Firenze – I lavoratori di Kme Italy hanno approvato l’ipotesi di accordo siglata il 22 giugno. Ha partecipato al voto l’80,6 % degli aventi diritto. Dei 475 votanti i SI’ sono stati 366 (pari al 78%), i NO 103 (22%) e 4 sono state le schede bianche e nulle. Analoghe percentuali si sono registrate nei referendum svolti nelle sedi di Firenze e Serravalle Scrivia (AL).
“Si tratta di un risultato importante sia per i livelli di partecipazione al voto che per i consensi ricevuti dall’ipotesi di accordo. A questo punto l’accordo diviene operativo e offre una prospettiva di maggiore tranquillità per i lavoratori interessati e per un intero territorio”, commenta il segretario Fiom Cgil della provincia di Lucca Mauro Rossi.
“Per i prossimi due anni l’occupazione è salva – dice ancora Rossi – l’azienda non potrà effettuare licenziamenti e non potrà spostare altrove attività lavorative e prodotti, pena precise sanzioni. Si riporta a Fornaci di Barga tutto il ciclo produttivo con un apposito investimento in un forno fusorio e c’è l’impegno a rafforzare, efficientandoli, tutti i segmenti produttivi, anche quelli ultimamente trascurati”.
“Consideriamo l’esito del referendum – conclude — un importante riconoscimento della difficile trattativa che si è svolta e che ha portato l’azienda a dover scommettere sul futuro produttivo in Italia ed in particolare a Fornaci di Barga. I due anni che abbiamo di fronte non saranno semplici, dovremo comunque gestire una fase caratterizzata ancora dal ricorso agli ammortizzatori sociali, lo dovremo fare cercando di far rispettare i principi di solidarietà e non discriminazione, ma siamo convinti che la determinazione manifestata dai lavoratori in questi mesi alla fine potrà ottenere i giusti risultati”.