E’ fatta. C’è l’accordo sulla nuova legge elettorale dopo una mattinata densa di dubbi: via libera al 37% per il premio di maggioranza, alla delega al governo sui collegi e al Salva-Lega. La soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione scenderebbe dal 5 al 4,5%. Sarebbe questo – secondo quando viene riferito – uno dei punti dell’accordo tra Fi e Pd sulla riforma della legge elettorale. Dovrebbe essere poi stato fissato a 45 giorni il limite per la delega al governo per ridisegnare i collegi
“L’accordo – secondo il capogruppo Pd in commissione Emanuele Fiano – esce migliorato da quello presentato nella direzione ed è il migliore nelle condizioni date. Così – prosegue – non si chiude la porta ai partiti minori e si rappresentano le forze territoriali”.
“Bene così. Adesso sotto con il Senato, le Province e il Titolo V. E soprattutto con il Jobs act. Dai che questa è la volta buona”. Ha scritto su twitter il segretario del Pd Matteo Renzi. “Le riforme istituzionali, la legge elettorale e la fine del bicameralismo paritario che rappresenta una cosa obsoleta nel nostro paese, sono fondamentali per la stabilità e per mandare avanti il nostro paese. E’ una buona notizia per l’Italia se riusciamo a farle“. Ha commentato il premier Enrico Letta a Bruxelles.