Parigi – Gli Usa restano sempre il paese più competitivo al mondo tallonati da Svizzera e Singapore e Hong Kong grazie alle loro esportazioni, efficienza e innovazione. L’Europa va un po` meglio dell’anno scorso ma purtroppo non l’Italia che scende di due punti al 46/mo posto (su 60), dietro alla Repubblica slovacca e penultima, tra i paesi del vecchio continente, davanti alla sola Grecia calata al 57/mo rango (-3 ).
A indicarlo è la classifica dell’ Yearbook 2014 sulla competitività mondiale stilato dall’IMD World Competiveness Center, una delle più prestigiose business school al mondo che ha base a Losanna. Tra i primi della classe europei per competitività figurano la Svezia (5) la Germania che balza di 3 punti a quota 6, la Danimarca (9) e la Norvegia (10). Il Regno Unito si deve accontentare del 16/mo posto e la Francia del 27/mo posto.
Sul fronte delle economie emergenti, la Cina perde colpi ( scende da 21 a 23) per il clima degli affari, mentre India (scende da 40 a 44)e Brasile (da 51 a 54) patiscono soprattutto delle carenze dei loro mercati di lavoro e di un management poco efficiente.
Un tasto dolente per l’Italia è anche il suo rango per l’immagine che dà all’estero: nella classifica, che su questo fronte è dominata da Singapore seguito da Germania e Irlanda, il nostro paese è al 49/mo posto, dietro la Russia ma davanti alla Francia. Anche per risultati economici l’Italia figura tra gli ultimi , scendendo di 3 punti al 53/mo posto, davanti al Portogallo.
Fanalino di coda, con il numero 60 è la Grecia. Idem per l’efficienza del governo, a quota 55 (invariata rispetto al 2013). Sul fronte delle infrastrutture, l’Italia si colloca più onorevolmente al 30/mo rango, migliorando cosi` di 3 punti la sua posizione. Nella scheda paese, tra gli atout del paese Italia spiccano una forza lavoro qualificata (59,6%), un atteggiamento aperto e positivo, un alto livello di studi, e una forte cultura nella ricerca e sviluppo. A chiudere la classifica è invecela competenza del governo con il 7,7%.