La resa dei conti. Solo qualche anno fa, proprio nell’ambito dell’istruzione italiana, si sosteneva la teoria delle tre “I”: Innovazione, Internet, Inglese. Come spesso succede a noi italiani le parole vanno al vento e i fatti si riducono a misere briciole.
Tutt’oggi moltissime zone d'Italia sono rimaste alla comune banda analogica del secolo scorso, cavalcabile con un mitico modem a 56k, quello dei trilli gorgoglianti della connessione telefonica. Banda strettissima.
Dove la banda larga arriva in molti casi – se non tutti – questa è venduta con valori virtuali: i 7 megabit nominali sono sempre inferiori a 4, spesso con un massimo di 1 megabit. Le società di comunicazione evitano disguidi rimanendo sempre sopra la “soglia garantita”, che ha valori veramente risibili. Adesso l’AgCom reclama all’Italia non solo la banda larga, ma quella larghissima, su fibra ottica e con valori superiori ai 20 megabit. Questo secondo un piano generale che riguarda tutta l’Europa.
Annullare il digital-divide non è solo un traguardo etico, morale e filosofico. AgCom ricorda all’Italia di essere uno dei pochi paesi europei che ancora non ha una “Agenda Digitale”, un piano a termine rivolto alla massimizzazione degli sforzi per la produzione e il miglioramento delle risorse tecnologiche. Un bello smacco, dopo che il governo precedente si era riempito la bocca delle tre “I”. L’urgente necessità di una crescita economica dell’Italia passa attraverso lo sviluppo tecnologico e l’innovazione: la crescita del prodotto interno lordo e dell’occupazione va di pari passo con la diffusione della Banda Larga (come specificato dai rapporti della Commissione europea, di Ocse e Banca Mondiale).
Francesco Profumo, ministro all’istruzione e alla ricerca si occuperà del progetto d’innovazione tecnologica del nostro paese, secondo la comunicazione tenuta in Commissione Affari Costituzionali della Camera. Filippo Patrini Griffi, ministro della Funzione Pubblica e Semplificazione, manterrà il compito di gestire le Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (iniziative Ict) per la pubblica amministrazione. Il ministro Corrado Passera, allo Sviluppo Economico, gestirà lo sviluppo delle infrastrutture anti digital-divide. Su tutti Profumo avrà il ruolo di coordinatore.
Uno dei primi provvedimenti sarà in accordo al piano piano EuroSud, per banda larga e larghissima nelle regioni meridionali: dovranno essere impiegati 1,3 miliardi recuperati dai fondi europei e che rischiano di scadere per mancato utilizzo.
Il Sud di Italia sarà comunque ispiratore del progetto generale Italia: il sito del ministero lo chiama "Progetto Strategico Agenda Digitale Italiana". Alle basi del piano stanno l’incremento della distribuzione della banda larga e il lancio definitivo della banda larghissima, secondo due modalità: la fibra ottica e la mobile LTE, acronimo di Long Term Evolution, o anche Super 3G (quella che viene promossa come 4G). La LTE sarà lo standard futuro per telefonia mobile cellulare. L’innovazione nella distribuzione delle bande permetterà di costruire datacenter per consentire alla pubblica amministrazione di lavorare in cloud computing. In generale si favorirà la creazione di un sistema “open-data” con un incremento della trasparenza delle amministrazioni nei confronti del cittadino.
La struttura tecnologica avrà inoltre una ripercussione sulla disponibilità di risorse online per la scuola pubblica e costituirà il tassello comunicativo per lo sviluppo di “smart city”, termine che indica la "collezione di problemi di scala urbana e metropolitana da affrontare e d’idee per risolverli”. Il tutto con una maggiore interazione tra pubblico e privato, tra amministrazioni, istituzioni e cittadino.
Insomma un ottimo insieme di buoni propositi per il 2012. Dalle tre “I” siamo passati alla tre “P”, iniziali dei cognomi dei nostri ministri impegnati nella campagna, Profumo-Patrini-Passera. PPP è il “Point-to-Point-Protocol” delle nostre linee ADSL: speriamo porti bene.
Chi, come me, agogna i piccioni viaggiatori di una volta per comunicare con il mondo, queste potrebbero essere grandi novità.