Firenze – Un’anteprima per Stamptoscana all’Istituto Don Orione, dove si sta allestendo lo storico e meraviglioso presepe meccanico atteso con entusiasmo dalla comunità e dal quartiere. L’istituto si trova in via Capodimondo, 34 ed è una presenza importante nella vita fiorentina. L’istituto appartiene alla Piccola Opera della Divina Provvidenza, congregazione fondata da San Luigi Orione e venne inaugurato nell’ottobre del 1961, con lo scopo preciso di offrire accoglienza e sostegno ai giovani lavoratori. Oggi la realtà dell’Istituto Don Orione è quella di offrire ad un numero esiguo di disabili adulti autosufficenti, un servizio di assistenza e di recupero come centro residenziale e diurno.
Il centro è autorizzato per accogliere disabili adulti autosufficienti, portatori di handicap mentale (oligofrenici, down, ecc.) e psichico (disturbi della personalità) in forma grave.

Come spiega don Lorenzo Lodi, appena giunto nella sede fiorentina, il ruolo della comunità è anche quella di “aprirsi al quartiere con varie iniziative”. Una vocazione, quella di far parte integrante del territorio, sempre mantenuta dalla sede fiorentina, tant’è vero che sono molti i cinquantenni di questa parte di Firenze che hanno passato la loro infanzia e adolescenza giocando nel campetto di calcio dell’Istituto.
E l’anteprima è stata proprio la visione del meraviglioso presepe meccanico, un grande racconto che abbraccia non solo la Nascita ma tutta la vita di Gesù nei suoi momenti più significativi e conosciuti, fino alla Passione e alla Resurrezione. Un mondo agricolo pastoale che ci riporta come per incanto in quella Palestina ad oggi così martoriata, sotto una luce magica che cambia a seconda del sorgere del sole o del sopravanzare della notte, una suggestione intensa arricchita anche dai suoni naturali del risveglio della natura e delle attività umane: il belato degli armenti, un muggito, il martellare di un fabbro.