Firenze – Presa di posizione senza se e senza ma, da parte degli ispettori INPS della Toscana, riuniti oggi in assemblea sindacale unitaria: no fermo e deciso “alla istituenda Agenzia Unica Ispettiva di cui alla bozza di decreto legislativo in attuazione della legge 10 dicembre 2014 n. 183”.
Perché no? La convinzione condivisa da tutti gli esponenti sindacali presenti, dalla Cgil alla Cisl alla Uil all’Usb alla Cisalp, è che la costituzione della Agenzia Unica “preceda lo smantellamento della funzione ispettiva, non più presidiata a livello territoriale e con le necessarie competenze e professionalità specifiche”. Un’eventualità, si legge sulla nota congiunta rilasciata a fine dell’assemblea dalle sigle sindacali, che avrebbe ricadute sociali ed economiche a tutto svantaggio alla lotta al lavoro irregolare e alla evasione e elusione contributiva.
In sostanza, ciò che temono gli ispettori Inps è che l’attività ispettiva, concentrata in questa Agenzia Unica, “potrebbe non garantire la necessaria autonomia decisionale in materia di ispezioni ma risultare subalterna al potere politico di turno”. Un dubbio davvero consistente, che secondo i sindacati rappresenta anche un ulteriore passo avanti “verso lo smembramento del welfare, minando una funzione primaria dell’INPS che si troverebbe defraudato della vigilanza sul gettito contributivo, riconosciuto da norme di legge. Oggi l’Agenzia Unica delle ispezioni, domani l’Agenzia nazionale per l’occupazione che priverà l’INPS di ulteriori competenze”, dicono gli esponenti dei sindacati. E via di questo passo, aspettando solo la prossima “vittima”.
Ad ogni buon conto, gli ispettori dell’Inps si difendono con i dati. “Nel rapporto annuale 2014 dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, presentato ieri dal ministro del Lavoro – precisano nella nota – è evidenziato con chiarezza il ruolo fondamentale della vigilanza Inps nel recupero contributivo e nella lotta all’evasione, che rappresenta circa l’87% dell’accertato totale”.
Intanto, augurandosi che il prossimo incontro con il ministro Poletti possa risolvere ansie e dubbi, gli ispettori di vigilanza INPS della Toscana annunciano di essere “fermamente determinati a intraprendere ogni possibile iniziativa di lotta”; ad esempio organizzando un presidio davanti alla Prefettura di Firenze per il giorno 3 marzo 2015, in concomitanza con la convocazione delle sigle sindacali da parte del Ministero del Lavoro.
Foto: presidio lavoratori Inps Firenze