Ispettorato del Lavoro, ancora sciopero, Cgil: “Svuotato man mano”

I lavoratori dell’INL incrociano le braccia, mancano risorse necessarie per il suo funzionamento, nonostante l’attivo di 214 milioni di euro in bilancio

Firenze – Sciopero con presidio oggi a Firenze, nell’ambito dell’iniziativa nazionale, del personale dell’Ispettorato Nazionale del lavoro. Per la terza volta, in un anno e mezzo, le varie sigle sindacali a livello nazionale dell’INL ricorrono alla massima espressione di mobilitazione, che vede sempre un’altissima partecipazione del personale.
A distanza di 6 anni dalla sua istituzione, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro avrebbe dovuto razionalizzare le risorse sulla vigilanza sul lavoro in un unico ente per contrastare la strage perenne delle morti sul lavoro e fenomeni come il caporalato, il lavoro clandestino ed il lavoro nero; invece, come denucniano i sndacati, INL continua a non avere risorse necessarie per il suo funzionamento, nonostante l’attivo di 214 milioni di euro in bilancio, mancando di una vera autonomia organizzativa e finanziaria.

“Dopo gli scioperi del personale dello scorso anno, il governo continua ad essere sordo ad ogni richiesta. Nel frattempo l’ente (diventato, di fatto, soggetto ad un dumping contrattuale di stato e ormai noto per essere l’amministrazione più povera) si svuota mano a mano, considerate anche le responsabilità elevate in carico al personale”, ricordano le organizzazioni sindacali.

“Il personale dell’INL è davvero stanco di dover continuare a elemosinare i propri diritti, a discapito di tutti i proclami che avvengono ad ogni infortunio sul lavoro. Non c’è più tempo da perdere: le lavoratrici e i lavoratori INL chiedono a gran voce di essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro e di far sì che la struttura possa attrarre nuove assunzioni stabili per affrontare la vera tutela del lavoro”, dice la Fp Cgil Toscana.
Oggi si sono tenuti presidi territoriali davanti alle prefetture. In Toscana (dove il personale INL in tutto supera le 200 unità) sono stati effettuati a Firenze, Pisa, Livorno, Grosseto, Arezzo, Lucca. In Toscana alta l’adesione allo sciopero.

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