Negli ultimi tre anni l’ospedale di Portoferraio, all’Isola d’Elba, ha subito una forte ristrutturazione dei servizi sanitari: il reparto di ortopedia ridotto ad ambulatorio, il ridimensionamento di quello di Medicina, la scarsità di personale in tutti i settori di intervento soprattutto nel servizio anestesia e cardiologia. I cittadini e i sindaci chiedono garanzie certe sulla salute non contenti delle risposte evasive su una riorganizzazione che, di fatto, ha cancellato o ridotto la funzionalità di reparti, di prestazioni e di servizi sull’Isola.
La conferenza dei sindaci elbani ha ottenuto la disponibilità della Quarta Commissione del Consiglio Regionale (sanità e politiche sociali) per un incontro all’Isola d’Elba per il 7 ottobre prossimo. In tale occasione i sindaci hanno deciso di chiamare a raccolta scuole, sindacati, comitati e semplici cittadini perchè scendano in piazza a supporto delle richieste che verranno fatte e perchè non siano considerati cittadini di serie B.
Sempre più numerosi i casi di abitanti costretti a rivolgersi a strutture sanitarie del continente. Di fatto nelle emergenze che non possano essere affrontare nella struttura elbana e che hanno bisogno di cure immediate, aumentano i rischi. In un contesto generalizzato di tagli alla spesa pubblica che minaccia tutto lo stato sociale, la discontinuità territoriale, il grande punto di debolezza dei contesti insulari, dovrebbe trovare idonee misure compensative.
Il Comitato Elba Sanità, che si è costituito da quasi un anno, proprio per i crescenti disservizi emersi sull’isola è sul piede di guerra. Dichiara che userà tutti i mezzi possibili, civili e leciti, per ottenere il pieno soddisfacimento del diritto alla salute. Investirà il Governo nazionale, il Parlamento, il Presidente della Repubblica come garante dei diritti costituzionali. Mobiliterà l’opinione pubblica chiamando a raccolta i cittadini con manifestazioni che facciano sentire alta la protesta perché le giustificazioni ai tagli espresse da Rossi e dalla Direzione Aziendale sono, a loro parere, prive di qualsiasi fondamento. Il Comitato ha scritto al governatore Rossi accusandolo di mostrare poca sensibilità istituzionale perché invece di rispondere ufficialmente alla Conferenza dei Sindaci, ha preferito farlo attraverso Facebook .E su questo giudizio anche la Conferenza dei sindaci si è trovata d’accordo.
Crescono dunque le aspettative sull’incontro del 7 ottobre da cui ci si attendono risposte concrete e, a questo punto, anche un miglioramento dei rapporti con la Regione Toscana.
Aurora Ciardelli