Isola d’Elba, arrestato il vice prefetto

Livorno – Arrestati il vice prefetto reggente l’ufficio della prefettura dell’isola d’Elba e un membro di una famiglia della ‘ndrangheta operante in Piemonte che fu mandante dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia. Scattati gli arresti domiciliari per altre sette persone. Tra le accuse contestate agli arrestati, anche quella di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi.

 Si tratta dei primi risultati dell’operazione denominata ”Vicerè”, un’articolata indagine svolta sotto la direzione del Procuratore Capo della Repubblica di Livorno, Ettore Squillace Greco, che ha ordinato  la misura cautelare emessa dal Gip del local Tribunale, Marco Sacquegna. Nel corso delle indagini, era già stato arrestato in flagranza di reato un’altra persona, lo scorso mese di novembre, da militari della Compagnia di Portoferraio e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Livorno, che ha portato alla denuncia di 27 persone, responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, porto abusivo di esplosivi (detenuti al fine di compiere un atto di intimidazione), contrabbando di 9 tonnellate di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcoli, anche mediante falso in documenti pubblici informatici.

In contemporanea sono in corso di esecuzione perquisizioni personali, domiciliari e locali in 7 Regioni (province di Livorno, Torino, Asti, Padova, Ravenna, Forlì, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce e Brindisi), nei confronti degli indagati, con l”impiego complessivamente di circa 120 militari.

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