Firenze – Due soluzioni in una: una porzione dell’ex-Meccanotessile va all’Isia, qualificando così una struttura che da tempo sta cercando un suo destino da un lato, e dall’altro mettendo la parola fine a una vicenda che vede l’Istituto superiore per le industrie artistiche alla ricerca di una “casa” definitiva. Un trasferimento che, pur presentandosi come l’ultimo e definitivo, dovrà prima di essere attuato sopportare un altro passaggio, vale a dire la ristrutturazione della porzione dell’immobile individuata dal Comune (si tratta di una porzione del padiglione principale). Nel frattempo l’Isia lascerà la sede attualmente presa in affitto dalla Provincia in via Cocchi e nelle prossime settimane si trasferirà, in via provvisoria, al secondo piano dell’ex Tribunale di piazza San Firenze, per un periodo massimo di 24 mesi.
Questo, almeno, è quanto prevede il Protocollo d’intesa che sarà firmato fra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (Miur), Regione Toscana, Comune e Isia (istituto statale di livello universitario che svolge alta formazione, specializzazione e ricerca nel campo del design, proponendo offerta formativa di primo e secondo livello) approvato oggi dalla Giunta comunale. Poiché la necessaria ristrutturazione dell’ex Meccanotessile richiede un periodo minimo stimato in 24 mesi (lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento), l’amministrazione comunale concede per un periodo temporaneo e a titolo oneroso una porzione dell’immobile posto al secondo piano dell’ex Tribunale di piazza San Firenze. L’Isia, da parte sua, si dovrà far carico di tutte le spese ordinarie e straordinarie dell’immobile di piazza San Firenze.
Quanto durerà l’attesa prima dell’insediamento definitivo nella struttura di via Alderotti, lo dice la vicesindaca Giachi che ha dato comunicazione di tutta l’operazione: circa due anni, perché tanto serve per rimettere in condizioni ottimali la struttura industriale, che dovrebbe essere, come scritto nell’accordo, la sede definitiva dell’Isia almeno nei trenta anni a venire.
“Abbiamo deciso che per 24 mesi sarà data all’Isia, come sede provvisoria, una porzione dell’ex Tribunale di San Firenze in cambio di un rimborso spese e di un contributo dell’Isia stesso – ha proseguito Giachi – in modo che i ragazzi possano avere già nelle prossime settimane una sede sicura nella quale lavorare e possano occupare definitivamente un luogo bello e sicuro. Non si risponde solo a un’esigenza dell’Istituto, ma si risponde anche una funzione importante che qualifica l’ex Meccanotessile e il quartiere”.
Se per trenta anni l’Isia potrà risiedere in uso gratuito nell’ex-Meccanotessile, la scuola da parte sua si impegna alla realizzazione, a totale proprio carico, degli interventi di sistemazione necessari a rendere l’edificio agibile/funzionale/idoneo all’uso’ e ‘a provvedere, per l’intero periodo della concessione, alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di gestione dell’immobile, quali le utenze di fornitura di energia elettrica, acqua, gas, metano, pulizia e custodia e comunque ogni altra spesa afferente detta gestione’. ‘L’Isia si impegna inoltre a provvedere, previa acquisizione delle risorse necessarie, anche alla esecuzione di ogni altro tipo di intervento di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e bonifica, qualora essi siano connessi ad esigenze proprie, previa autorizzazione da parte del Comune e sotto la condizione che gli stessi vengano realizzati conformemente ad ogni norma di legge o di regolamento, previa acquisizione di nulla osta e pareri ai sensi di legge’.
Il Protocollo d’intesa prevede poi che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a stanziare un contributo pari a Euro 1 milione di euro per l’anno 2014 per il finanziamento dell’intervento, e a stanziare un’ulteriore somma a valere sull’esercizio finanziario 2015, pari a Euro 1 milione’. Per quanto riguarda la Regione, invece, il documento prevede che l’Ente ‘si impegna ad assegnare un contributo, quale cofinanziamento a sostegno dell’intervento’ e che ‘procederà a dare attuazione all’impegno a seguito dell’entrata in vigore delle leggi regionali di cui alle premesse, tese ad assicurare copertura normativa e finanziaria all’intervento, nei limiti delle risorse che risulteranno a tale fine disponibili.