Isabella de' Medici (1542-1576), la bellissima figlia del granduca di Toscana Cosimo I e Eleonora di Toledo, non morì affatto uccisa dal marito, per gelosia, nella villa di Cerreto Guidi. Cesso' di vivere per una malattia delle vie urinarie. A scagionare
Paolo Giordano I Orsini, duca di Bracciano, a cui Isabella andò in moglie quando aveva ancora solo sette anni, è una ricerca di Elisabetta Mori, archivista dell'Archivio Storico Capitolino di Roma che da circa 20 anni studia la figura di Isabella de' Medici. Fino a oggi su di lei si avevano informazioni un po' confuse: soprattutto nell'Ottocento e all'inizio del Novecento anche Isabella era rimasta 'vittima' della cosiddetta 'leggenda nera' di Casa Medici, secondo cui il 16 luglio 1576 la nobildonna sarebbe stata uccisa dal marito per motivi d'onore, esasperato dai suoi tradimenti.
Per ribaltare questa diceria popolare – che vantava anche risvolti diplomatici strumentali – Elisabetta Mori ha appena pubblicato il libro dal titolo ''L'onore perduto di Isabella de' Medici'' (Garzanti, pagine 432, euro 25). Una delle tesi proposte dalla studiosa romana, infatti, e' che la figlia di Cosimo I e Eleonora di Toledo si spense perche' affetta da ''oppilatione'', ovvero un 'intasamento' delle vie biliari (ma anche urinarie e intestinali) che la portò alla morte. Insomma a soli 34 anni, la sorella di due granduchi (Francesco I e Ferdinando I) scomparve per cause naturali e non per mano del marito che, al contrario, si dimostrò sempre innamoratissimo di lei, come dimostrano i documenti originali rintracciati da Elisabetta Mori, a cominciare dalle lettere d'amore tra i due sposi.