Poggibonsi – Manifattura ed internazionalizzazione sono i binari cardine per l’area distrettuale plurispecializzata della Valdelsa. Il territorio risulta più esposto livello di input che di output, pur essendo comunque le imprese fortemente radicate sul territorio, di cui godono i vantaggi competitivi relativi soprattutto al know how e all’esperienza della manodopera e dell’imprenditoria locale e in cui creano lavoro e distribuiscono ricchezza. Tra i tanti ambiti la camperistica rimane un settore in grado di attirare eccellenze europee, insieme alla metalmeccanica a 360 gradi dalla lavorazione del metallo alla produzione di macchinari.
Sono alcune delle conclusioni dell’analisi commissionata ad Irpet da Confindustria Toscana Sud sulla situazione economica della Valdelsa. Nel rapporto è stato tracciato un affresco dettagliato dello status quo ed al contempo dibattuto quali siano i pilatri per garantire un futuro a questa area strategica per l’economia della regione.
La diminuzione degli addetti all’industria e la crisi economica recente – afferma il rapporto Irpet – hanno caratterizzato la ristrutturazione produttiva degli ultimi anni. Imprese più piccole e deboli non hanno retto l’urto. Sono rimaste in piedi ed in alcuni casi cresciute le aziende fortemente collegate ai mercati internazionali, che hanno strutturato la loro organizzazione trovando elastici compromessi tra la capacità della filiera locale di fornire elevati standard qualitativi ed al contempo garantire il rispetto dei tempi sempre più stretti di consegna.
Un altro punto di forza in questa sfida è stata la capacità di fornire know-how e manodopera specializzata alle imprese internazionalizzate. Al fianco di un ritratto con note positive frutto di visione strategica ed impegno massimo degli imprenditori valdelsani, la ricerca mette in luce la necessità di risposte ed obiettivi concreti da realizzare da parte del mondo delle istituzioni
Chiari e precisi quindi i richiami alla politica locale e regionale da parte del Presidente della sezione Valdelsa di Confindustria Toscana Sud Carlo Locatelli: ”Possiamo garantire il futuro solo se accanto ai nostri sforzi ed azioni si sommano quelli degli amministratori locali in particolare su: progettazione urbanistica d’area che coinvolga il territorio a partire dai sei Comuni coinvolti fin dall’inizio in questo confronto con gli imprenditori e su infrastrutture materiali ed immateriali. Alla Regione chiediamo di occuparsi seriamente di un tema emerso prepotente negli ultimi mesi a e che ci vedrà certamente coinvolti è quello della messa in sicurezza idraulica del territorio. Abbiamo bisogno di finanziamenti per gli interventi necessari e al tempo stesso che le amministrazioni locali adeguino prontamente gli strumenti urbanistici per permettere gli stessi interventi”.