Ireti spa si aggiudica l’appalto del servizio idrico integrato in provincia di Reggio (tutti i comuni tranne Toano) fino al 2040

Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti, con determina 343 del 28 dicembre 2022, ha proceduto all’aggiudicazione a favore di Ireti spa della gara per la selezione del socio privato che si occuperà della gestione operativa del Servizio idrico integrato (Sii) nella provincia di Reggio Emilia.

La selezione è risultata altamente qualificata dalla partecipazione di un altro primario concorrente, fra le più importanti multiutilities del Paese.

Il Consiglio d’Ambito aveva deliberato infatti che l’affidamento della gestione del Servizio idrico integrato fosse affidato ad una società a partecipazione mista pubblica e privata, con socio privato industriale scelto mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica.

La società mista Arca srl sarà titolare della concessione del Servizio idrico integrato per la provincia di Reggio Emilia, ad esclusione del comune di Toano; la concessione avrà inizio prevedibilmente il primo gennaio 2024 e avrà durata di 17 anni.

Il valore stimato del Servizio idrico integrato oggetto di affidamento sarà di 1 miliardo e 255 milioni di euro Iva esclusa.

Con riferimento ai principali parametri economici della gara, il concorrente Ireti spa ha offerto un ribasso del 7,30% del fatturato annuo del servizio (Vincolo ai ricavi del Gestore, Vrg) e del 32% sui prezzi unitari dei lavori edili da realizzarsi nel periodo di concessione.

La rete del ciclo idrico integrato serve nel Reggiano 41 comuni (Toano escluso) per un totale di oltre mezzo milione di persone, è costituita da circa 5.000 chilometri di impianti (100 chilometri di rete saranno sostituiti e rinnovati) e 31 acquedotti, oggetto di investimenti per circa 480 milioni di euro.

Ireti nel proprio piano prevede importanti investimenti sulle reti e gli impianti del ciclo idrico integrato finalizzati principalmente a ridurre le perdite idriche, oggi pari a circa il 23% (molto inferiori rispetto alla media nazionale del 40%), e la riduzione dei consumi energetici.

Inoltre, il piano include la ristrutturazione, il potenziamento e la nuova realizzazione di opere e impianti della rete fognaria e manutenzione ordinaria dei depuratori.

IMPEGNO TECNICO ED ECONOMICO – La gestione assegnata con questo atto comprenderà anche gli investimenti in infrastrutture per acquedotto, fognature e depurazione che il Gestore dovrà realizzare con copertura da parte della tariffa.

Nello specifico si tratta di un notevole impegno tecnico ed economico-finanziario considerato che il livello di investimenti in questo territorio è già in partenza rilevante: nello scorso 2021 sono state realizzate opere del servizio idrico integrato per 37 milioni di euro, circa 71 euro per abitante.

Con l’affidamento, per effetto della gara, il gestore operativo anticiperà circa 80 milioni di euro nel periodo 2023-2032 rispetto al Piano proposto. Anticipi di investimenti che riguarderanno la sostituzione di reti di distribuzione acquedottistiche o la realizzazione di nuove reti finalizzate a ridurre le perdite idriche, impianti di adduzione e opere di captazione per quanto riguarda gli acquedotti con obiettivi anche legati alla riduzione dei consumi energetici; ristrutturazione, potenziamento e nuova realizzazione di opere e impianti della rete fognaria, con specifici interventi sui punti di collegamento di tale rete con quella dei canali superficiali; potenziamenti, adeguamenti e manutenzione ordinaria dei depuratori.

ATTIVITÀ FUNZIONALI ALLA NUOVA GESTIONE – Per poter procedere con la sottoscrizione del contratto di servizio e garantire l’avvio della nuova gestione a partire dal primo gennaio 2024, nei prossimi mesi saranno sottoposti ai Consigli comunali reggiani gli atti propedeutici alla costituzione di Arca, mentre Ireti formerà, come previsto, la Società operativa territoriale (Sot).

IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO – Per Servizio idrico integrato, si intende l’insieme ottenuto dall’unificazione verticale dei diversi segmenti di gestione dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione d’acqua a usi civili, di fognature e depurazione delle acque reflue.

Il concetto di Servizio idrico integrato fu introdotto a livello nazionale con la legge 36 del 1994 (la cosiddetta Legge Galli) al fine di ridurre la frammentazione gestionale e per la prima volta regolamentato in Emilia-Romagna con la legge regionale 25 del 1999 poi sostituita da successive normative.

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