Iren ha chiuso il 2015 con utile netto di gruppo pari a 118,2 milioni di euro (+71,4% rispetto a 68,9 milioni del 2014), mentre l’utile netto rettificato per effetto della riduzione Ires sulle imposte differite è pari a 131,4 milioni di euro, in crescita del 90% rispetto al 2014. L’indebitamento finanziario netto è pari a 2,169 miliardi di euro, in riduzione di circa 117 milioni rispetto al dato registrato alla fine del 2014.
Il cda proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo di 0,055 euro per azione, in crescita del 5,2% rispetto al dividendo 2014, e che verrà messo in pagamento il 29 giugno prossimo. A beneficiare maggiormente del dividendo saranno i principali comuni soci di Iren.
Fsu, la holding che riunisce i comuni di Genova e Torino, riceverà 23,3 milioni di euro cui sono da aggiungersi, per il solo comune di Torino, ulteriori 5,2 milioni derivanti dalla partecipazione di Fct. Reggio Emilia riceverà 9,6 milioni di euro, Parma 4,3 milioni e Piacenza 1,1 milioni.
I ricavi consolidati del 2015 si attestano a 3,094 miliardi, in crescita (+6,6%) rispetto a 2,902 miliardi dell’anno precedente, confermando il trend positivo già registrato nei primi nove mesi dell’anno.
A beneficiare maggiormente del dividendo saranno i principali Comuni soci di Iren: Fsu, la holding che riunisce i Comuni di Genova e Torino, riceverà 23,3 milioni ai quali si aggiungeranno, per il solo Comune di Torino, altri 5,2 milioni derivanti dalla partecipazione di Fct; il Comune di Reggio, invece, riceverà 9,6 milioni, mentre a Parma andranno 4,3 milioni e a Piacenza 1,1 milioni.