Iren ancora in evidenza a Piazza Affari: il titolo della multiutility, in rialzo frazionale anche oggi, si è portato sui massimi da lulgio 2010 a 1,43 euro.
L’azione brilla sul listino sulle voci di una prossima fusione con Genova e Vercelli: la multiutility emiliana sarebbe infatti pronta a svolgere il suo ruolo di aggregatore nel risiko del settore.
Secondo Il Sole 24 Ore, Iren avrebbe allo studio due dossier che potrebbero essere definiti entro fine anno. Si tratterebbe di Amiu Genova, la società che si occupa della filiera rifiuti nel capoluogo ligure, e di Atena, multiutility della provincia di Vercelli.
Il gruppo aveva già manifestato l’intenzione di crescere nelle sue aree di riferimento, per la precisione Piemonte, Liguria e Emilia in occasione della presentazione del nuovo piano industriale a giugno.
Amiu ha in programma la costruzione di nuovi impianti di trattamento rifiuti e il Comune di Genova potrebbe presto indire una gara per il 49% alla quale Iren potrebbe partecipare.
Atena si occupa di ambiente, gas, acqua oltre che di vendita di energia elettrica e gas, ha chiuso il 2014 con ricavi di 80 milioni e profitti netti per 4,6 milioni.
L’azienda oggi è controllata al 60% dal Comune di Vercelli e partecipata al 40% da Iren. La società ha approvato un piano industriale da circa 150 milioni di euro che verrà sostenuto da un aumento di capitale da 50 milioni che Iren potrebbe sottoscrivere portandosi oltre il 50% del capitale.
Da inizio anno il titolo Iren sovraperforma costantemente e nettamente la Borsa italiana: +57,5% contro +23% del FtseMib. Graficamente, dai minimi del 2012, la capitalizzazione si è moltiplicata per cinque volte, e gli analisti scommettono su ulteriori prossimi rialzi a Piazza Affari.