Iren Files: come ti trasformo le ex Reggiane

I capannoni 17 e 18 delle Officine diventeranno, entro il 2017, spazio per imprese di innovazione e servizi. Progetto di Iren Rinnovabili col Comune da 60 milioni di euro. Nascerà anche un grande luogo per mostre ed eventi culturali. Cambierà radicalmente anche la viabilità della zona

Sono i capannoni 17 e 18, complessivamente quasi 13mila mq. Forse una goccia nel mare dell’area vasta, questa sì, delle ex Reggiane (sui 400mila mq in totale) ma di grande importanza. Innanzitutto per la loro storia, erano un po’ il cuore della grande stagione industriale delle Officine ma anche perché immediatamente limitrofi al Tecnopolo di recente istituzione in piazzale Europa, dove operano Università e Crpa. Per dare un’idea, anche filologica, di come si possa, almeno nelle intenzioni, riqualificare un “territorio” di archeologia industriale. E trasformarlo magari in un moderno centro per imprese specializzate in tecnologia, ricerca e formazione.

Protagonista è Iren Rinnovabili col suo direttore generale Carlo Pasini; che investirà complessivamente sui 6 milioni di euro per l’acquisto dei capannoni da destinare in dote temporanea ad una Stu (società di trasformazione urbana) mista pubblico-privata (in sostanza un tavolo di lavoro con 5 uomini in tutto di Iren e del Comune di Reggio) che dovrà traghettare in porto l’operazione per poi sciogliersi. Entro il primo quadrimestre del 2017. Il piano, anche finanziario (inevitabile il coinvolgimento di alcune banche) è stato recentemente approvato dal Consiglio comunale e godrà di finanziamenti regionali. Mentre il Comune ci metterà 13 milioni. In tutto un investimento da 60 milioni di euro. Ma come pensa di rientrare Iren Rinnovabili da questa notevole esposizione economica?

“Semplicemente” cedendo gli spazi che verranno alle imprese interessate, nel campo dicevamo della tecnologia e della formazione ma non esclusivamente. Un’operazione non semplice e almeno questa non remunerativa per Iren ma i vertici del gruppo si dicono ottimisti. Anche perché circa già il 50% della ritrasformanda area sarebbe già stato opzionato. Nel frattempo tra pochi giorni inizieranno le complesse operazioni di bonifica di una zona che ha visto una rapida e consistente industrializzazione in tempi ecologicamente e sanitariamente molto lontani dai nostri. I primi risultati dopo le analisi sul terreno hanno dato esito meno negativo del previsto.

Oltre allo spazio alle imprese, sorgerà una nuova sala pubblica per concerti o mostre che sarà così a disposizione della città. E cambierà finalmente anche la circolazione in questa tormentata parte di Reggio, oggetto negli ultimi anni di interventi urbanistici quanto meno discutibili. Sarà riaperto completamente viale Ramazzini grazie ad una rotatoria all’altezza della pista intitolata a Giannetto Cimurri.

 

 

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