Lucca – Uno sciopero insolito, forse il primo del genere. Si tratta di uno sciopero proclamato dal personale del Gruppo Banco Bpm della Toscana e della provincia di La Spezia per l’intera giornata di lunedì 20 maggio. In occasione dello sciopero è in programma una manifestazione a Lucca con ritrovo in Piazza S. Maria alle 10,30 ed arrivo in Piazza S. Giusto, sede della banca. Scopo dello sciopero: la difesa dei clienti.
Ed ecco di cosa si tratta. Il punto è il rimborso integrale dell’investimento in diamanti spinto dalle banche e rivelatosi poi non all’altezza delle aspettative: anzi. Un’operazione cui sono stati coinvolti anche e soprattutto i dipendenti, tuttavia in assoluta buonafede, come dimostra il fatto che i diamanti siano stati comprati, come investimento e bene rifugio, anche da alcuni dipendenti stessi e da molti loro famigliari.
Tant’è che dalle assemblee svolte nella Regione, a cui hanno partecipato circa 1.000 lavoratori, è emersa unanime la loro ferma volontà di porsi al fianco dei clienti che chiedono il rimborso integrale dell’investimento in diamanti.
“Il personale che ha operato con la clientela, lo ha fatto in piena buona fede, trasmettendo il contenuto della documentazione ricevuta dall’azienda – si legge nella nota trasmessa da FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA, UNISIN RR.SS.AA. Toscana, La Spezia Banco Bpm, che hanno organizzato l’iniziativa – queste informazioni presentavano l’acquisto di diamanti della società Intermarket Diamond Business (IDB) come un bene rifugio per eccellenza con una lunghissima serie storica di continui incrementi di valore. Poi la trasmissione Rai Report nell’ottobre 2016 ha fatto emergere quanto il valore effettivo delle pietre fosse molto inferiore a quello dichiarato, con gravi danni a carico dei clienti”.
“Siamo ben consapevoli della sofferenza e quindi anche dell’esasperazione dei clienti per questa perdita e per le difficoltà di riavere i diamanti per coloro che li hanno affidati in custodia alla IDB, nel frattempo fallita nel gennaio scorso – continua la nota – la Banca avrebbe dovuto preventivamente verificare il contenuto delle informazioni provenienti da IDB, poi trasmesse ai dipendenti e, di conseguenza, ai clienti. Avrebbe di conseguenza dovuto evitare di prendere accordi commerciali con questa società che forniva i diamanti. La Banca, anche per questo, è stata sanzionata dall’Antitrust (Autorità Garante per la concorrenza e il mercato) e il Tar del Lazio ha confermato questa decisione.
E’ la prima volta che i lavoratori scioperano per difendere i propri clienti, perché solo così possiamo difendere il nostro futuro. Viviamo della fiducia della clientela”.
La richiesta? Il rimborso integrale degli investimenti in diamanti ai clienti da parte della Banca, ” dietro il ritiro delle pietre o loro certificati, come stanno facendo altri importanti Gruppi bancari coinvolti in questa vicenda”.
Lo sciopero prevede concentramento lunedì 20 maggio, alle 10.30, in Piazza S. Maria, a Lucca, poi corteo fino a piazza San Giusto, lavoratori e clienti insieme.