Liberi, gratuiti, veloci: saranno così i 1103 nuovi punti di accesso a Internet che troveranno spazio anche in piazze, stazioni, ospedali e biblioteche da Piacenza a Rimini.
Parte così “EmiliaRomagnaWiFi”, la nuova rete pubblica della Regione che sarà in grado di garantire un accesso facile e senza restrizioni a tutti, a cominciare da 183 territori.
Un nome uguale in tutta l’Emilia-Romagna per la rete che raccoglie i punti WiFi dai quali si potrà accedere a Internet in modo semplice e senza restrizioni. Una segnaletica specifica indicherà i luoghi che offrono il servizio gratuito e ad acceso libero. Tra le novità, la possibilità di navigare senza bisogno di autenticarsi, 24 ore su 24 tutti i giorni, sull’infrastruttura Lepida a banda ultra larga.
Con 218 installazioni sarà Bologna la provincia con il maggior numero di nuovi “access point”, seguono Forlì-Cesena con 190, Modena con 184 e Reggio Emilia con 168. EmiliaromagnaWiFi sarà inoltre presente con 92 punti di accesso nel ravennate, 86 a Rimini, 58 sia Ferrara sia a Parma e infine 49 nel piacentino. La localizzazione dei punti di accesso è il risultato di un bando regionale appena chiuso, presentato oggi a Bologna, rivolto agli Enti locali e finanziato con un milione e 400 mila euro da Regione Emilia-Romagna e Lepida Spa.
Il bando prevede, infatti, un forte coinvolgimento da parte degli enti per realizzare i nuovi punti di accesso entro il 2018. Dei 1103 assegnati dalla Regione ai territori, 653 sono “indoor” (59%) e 450 “outdoor” (41%). Ognuno di essi deve essere collegato direttamente ad un punto di accesso alla rete Lepida: nel caso non lo sia l’ente interessato dovrà finanziare i costi per realizzare le connettività mancanti in fibra ottica o con link radio a 26GHz.
“EmiliaRomagnaWiFi ci permette di fare un altro passo verso il raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Agenda digitale che prevede un punto WiFi ogni 1000 abitanti: entro il 2019 ne vogliamo avere almeno 4000″ – ha spiegato l’assessore regionale alla Programmazione territoriale e agenda digitale, Raffaele Donini. “Abbiamo puntato a ridurre ulteriormente il ‘digital divide’ favorendo i territori della montagna e coprendo il più possibile spazi pubblici per aumentare la possibilità di accedere a Internet gratuitamente. Questo è solo l’inizio – ha concluso – non appena avremo realizzato almeno il 50% delle istallazioni, faremo partire un nuovo bando per ampliare ancora la rete”.