Intelligenza artificiale: l’università Niccolò Cusano lancia un master

Mestieri e professioni “storiche” e iconiche spariranno

Dalle banche alle autostrade, dai supermercati alle catene di produzione, dalle Risorse Umane alla sicurezza informatica. Entro il 2027 il mondo del lavoro, così come lo conoscevamo, cambierà radicalmente. Una rivoluzione dovuta all’Intelligenza Artificiale che andrà sempre più a impattare la sfera privata e soprattutto lavorativa tanto che, secondo Forbes, sei imprenditori su dieci vedranno incrementare drasticamente la produttività delle proprie aziende. Un cambiamento che d’altronde è già iniziato e che è destinato ad accelerare bruscamente al ritmo del 37,3% ogni anno. Mestieri e professioni “storiche” e iconiche spariranno: i metalmeccanici (le famose “tute blu”), le cassiere, i casellanti, gli assicuratori, i bancari e i contabili – solo per fare qualche esempio – non esisteranno più. Mentre altre figure, come il marketing manager, l’uomo SEO o il giornalista, dovranno ripensare la propria professionalità e ricalibrare le proprie skill. Non sorprende pertanto il fatto che il 77% dei lavoratori si senta minacciato dall’avanzamento dell’IA.

Per fronteggiare e questo cambiamento ed essere adeguatamente formati, l’Università degli Studi Niccolò Cusano ha lanciato il master inDiritto del lavoro, relazioni industriali e risorse umane: sostenibilità, innovazione, intelligenza artificiale nei rapporti di lavoro – la sfida verso il futuro”. Al centro del corso due temi strettamente legati all’IA: l’upskilling, ovvero la preparazione di un dipendente già in possesso di alcune capacità con l’obiettivo di migliorarle per svolgere al meglio il proprio lavoro, e il reskilling, ovvero la formazione di un lavoratore mirata all’acquisizione di nuove abilità per ricoprire una mansione diversa.

Il master di II livello dell’Unicusano vuole essere dunque uno strumento concreto e utile per acquisire le conoscenze tecniche e le competenze trasversali indispensabili per operare da subito con professionalità, responsabilità e impegno etico in moltissimi contesti che vanno dalle tradizionali aziende alle nuove realtà imprenditoriali senza dimenticare le pubbliche amministrazioni, società di consulenza, enti no profit, che sempre più stanno selezionando profili con queste specializzazioni.

Diversi i focus che i due coordinatori del master Unicusano, i docenti Massimiliano Matteucci e Mario Alberto Catarozzo, porteranno all’attenzione del corsista: dalle risorse umane alla business intelligence, dallo studio del diritto del lavoro alla cybersecurity, dalla sostenibilità sociale ed economica alla sicurezza sul lavoro. Scopo dell’ateneo è la trasmissione di una serie di conoscenze e competenze teorico-pratiche che consentano ai corsisti da una parte di dominare le nuove tecnologie e farle proprie, dall’altra di poterle usare in modo sicuro, etico, in rispetto della policy, privacy e tutela dati.

“Intelligenza artificiale è un’enorme possibilità che va ben conosciuta e utilizzata perché molto potente”, spiega Massimiliano Matteucci. “E’ come guidare un automobile di grossa cilindrata e tanti cavalli: se non si conosce bene il veicolo e non lo si sa guidare con attenzione, si possono provocare danni a sé stessi e agli altri”.

Uno degli ambiti su cui ci si concentra nel master Unicusano è sicuramente il settore delle Risorse Umane, esaminato da ogni punto di vista. Qui l’IA giocherà un ruolo fondamentale perché sarà di supporto al management per definire indagini interne, questionari e conoscere così il sentiment dei lavoratori della propria azienda, il clima che si respira, le tendenze, i bisogni delle nuove generazioni. “L’Intelligenza Artificiale – sottolinea Matteucci – sarà in grado di selezionare il personale attraverso colloqui di lavoro, intercettare le aspettative (non solo economiche) dei giovani, creare le basi per una lunga collaborazione del futuro dipendente all’interno dell’azienda.

“Il master dell’Unicusano – conclude il coordinatore Mario Alberto Catarozzo – va ad analizzare l’impatto che la tecnologia e specialmente l’IA avrà sulle risorse umane, sui rapporti di lavoro e soprattutto sulla sostenibilità sociale e sull’inclusione. Ci confronteremo e capiremo insieme come usare l’IA e come essa modificherà gli approcci nelle relazioni industriali”.

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