Firenze – Sono passati quasi dieci mesi dalla chiusura dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio, con annesso licenziamento via mail dei 422 tra lavoratori e lavoratrici che inaspettatamente, da un giorno all’altro, si ritrovarono per strada. E della strada in verità hanno fatto buon uso, perché quella
che sembrava la fine è invece divenuta un nuovo inizio. Da lì, infatti, è incominciato il cammino del Collettivo di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze che, accompagnato dall’ormai celebre motto “Insorgiamo”, quello della Liberazione di Firenze, non solo ha portato avanti la vertenza sindacale per la difesa dei propri posti di lavoro, ma è divenuto il collettore nazionale del malessere di tutti coloro che ogni giorno vedono prevaricato il proprio diritto a condizioni di lavoro dignitose, in un mercato senza scrupoli, totalmente finanziarizzato e finalizzato quindi al solo profitto. Otto mesi di assemblea permanente di comunicati, post lanciati sui social e frasi estemporanee, forse storiche, che sono state messe insieme alla vigilia della grande manifestazione del 26 marzo –
la quale ha portato quasi 30 mila persona per le strade di Firenze – in un libro-raccolta pubblicato per i tipi di Edizioni Alegre dal titolo “Insorgiamo – Diario collettivo di una lotta operaia (e non solo)“, che verrà presentato giovedì 28 aprile alle 21.30, presso C4 – Centro di Contaminazione Creativa e Culturale (via Celso 12R).
Sarà l’occasione per ripercorrere l’evoluzione del Collettivo di Fabbrica dal 9 luglio 2021 in poi, ma anche per spiegare un metodo di lotta necessario, da perseguire coralmente, e per comprendere le evoluzioni future del mondo del lavoro – sia in ambito industriale che culturale – scosso prima dalla pandemia e ora dalla guerra in Ucraina.
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