Parigi – Sono oltre 29 milioni le auto che circolano in Europa in barba alle norme anti inquinamento. Tra le marche più inquinanti nel diesel figura la Fiat assieme la Renault, mentre la Volkswagen, finita l’anno scorso sul banco degli accusati, risulta tra quelle più pulite. A gettare il grido di allarme in occasione del primo anniversario dello scandalo Volkswagen è una Ong basata a Bruxelles, la Transport et Environnement.
Nel suo studio T&E sottolinea come le macchine con motore diesel superino in massa i limiti autorizzati in termine di emissione di gas inquinanti, quell’ossido d’azoto che secondo alcuni dati ripresi dal quotidiano Liberation sarebbe responsabile della morte di oltre 70.000 persone di cui 21.600 in Italia . Il paradiso delle auto “sporche” è la Francia, con oltre 5,5 milioni di veicoli fuori norma, seguita da Germania (5,3 milioni) e Regno Unito (4,3 milioni). L’Italia si colloca al quarto posto con 3,1 milioni. Secondo l’Ong, a non rispettare i limiti non sono vecchi catorci ma auto recenti: dalla sua inchiesta emerge che l’80% dei modelli che in laboratorio sono conformi alle norme Euro 5 per le emissioni di ossido d’azoto su strada producono in realtà tre quattro volte la quantità autorizzata. Per l’Euro 6, cioè auto vendute a partire dal 2015, il 64% ne emette tre volte tanto.
T&E ha anche compilato la classifica delle marche più “sporche”: in termine di inquinamento la maglia nera per le norme Euro 5 è la Renault per quelle Euro 6 sono la Fiat e la Suzuki. Le case automobilistiche, scrive Le Monde non hanno voluto fare commenti. Il gruppo francese Renault si è limitato a ricordare la sua posizione secondo cui contano solo i test ufficiali convalidati dall’Ue che poggia su una metodologia uguale per tutti e realizzata in condizioni simili. L’Ong ha risposto sottolineando che l’inchiesta è frutto di test rigorosi effettuati sia in laboratorio che su strada. T&E ha anche accusato i governi dei paesi europei di “proteggere maggiormente gli interessi dei costruttori che la salute dei cittadini” e ha chiesto loro di ritirare dalla strada i diesel inquinanti, di migliorare i test e di metter fine ai vantaggi accordati al diesel rispetto alla benzina.
Foto: www.greenstyle.it