E’ previsto l’arrivo a Reggio Emilia del Presidente della Camera Laura Boldrini ai festeggiamenti per l’anniversario della nascita del Tricolore Cispadano avvenuta il 7 gennaio 1797 ad opera dei delegati delle città di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara.
La presenza della Boldrini alla luce della sua linea politica e delle dichiarazioni pubbliche è a dir poco inopportuna, il Tricolore Cispadano nato come simbolo di unione e di libertà dei popoli emiliani e di contrasto agli invasori, al fine di chiarire bene questo spirito al proprio interno sono rappresentati un mortaio, una faretra, un’ascia, delle lance ed un tamburo da usare sul campo di battaglia.
Ritrovarsi domani a Reggio un così alto esponente istituzionale che da sempre porta avanti l’apertura dei confini nei confronti di chiunque, con rinuncia alla nostra identità, religione e cultura è un grave affronto a chi duecento anni fa si è riunito ed ha combattuto per salvare la propria identità emiliana.
Da troppo tempo i festeggiamenti per la nascita del Tricolore Cispadano hanno perso l’idea di quei nostri antenati e sono stati trasformati e storpiati dal PD emiliano in una improbabile festa del pacifismo, dei partigiani e dell’integrazione degli extracomunitari, concetti addirittura contrastanti tra loro e tutti assolutamente sconosciuti nel 1797 nonché completamente contrari allo spirito che animava quei delegati.
Speriamo quindi che durante i festeggiamenti di domani la Boldrini mantenga un profilo istituzionale e ci risparmi proclami ricollegabili a concetti di estrema sinistra ricollegandoli al Tricolore Cispadano”.