Come annunciato in tarda mattinata, intorno alle 17:00 del pomeriggio di oggi, 12 febbraio, sono iniziate le operazioni di svuotamento dei serbatoi della Costa Concordia. Sfruttando le favorevoli condizioni meteorologiche, i tecnici della Smit&Neri, la società olandese alla quale sono state affidate le operazioni di flangiatura e defueling del relitto adagiatosi sulle secche della Gabbianara il 13 gennaio scorso, hanno iniziato a pompare il carburante da un serbatoio di poppa, che contiene circa 400 metri cubi di una speciale miscela di carburante denominata Ifo 380. Come più volte spiegato da Smit&Neri, dapprima si procederà alla rimozione del gasolio dai primi 6 serbatoi, che contengono circa il 67% del carburante rimasto intrappolato nella nave semisommersa; quindi verranno svuotati anche i restanti 9 serbatoi più piccoli (che contengono il 17% del carburante, ossia 377 metri cubi di gasolio) e le cisterne della sala macchine (che contengono il 16% del carburante, cioè 348 metri cubi di diesel). Queste ultime cisterne adibite alla conservazione del gasolio sono ancora tutte da flangiare e sono sommerse. A come svuotarle si penserà una volta terminato il defueling sui primi 6 serbatoi, che verosimilmente potrebbe avere termine martedì mattina. Il pompaggio del gasolio procede ad una velocità di 5 metri cubi l’ora, ma quando sarà a regime, il defueling si attesterà a 10 metri cubi l’ora. Con un simile ritmo, i 1.518 metri cubi contenuti nei serbatoi di poppa verranno rimossi dal relitto della Concordia entro 40-45 ore. Iniziate con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia (che prevedeva l’inizio del defueling per lunedì mattina), le operazioni di rimozione del carburante dalla nave da crociera semisommersa andranno avanti senza interruzione, 24 ore su 24, finché le condizioni meteo-marine lo consentiranno. Il pompaggio del carburante si svolge prelevando il gasolio da una valvola ed immettendo al suo posto un quantitativo di acqua di ugual peso. Questo, spiegano i tecnici di Smit&Neri, per evitare che l’alterazione del peso renda instabile il relitto della Concordia e faccia pericolosamente vacillare la nave verso l’abisso di 70 metri di profondità sul quale si sporge. Il carburante prelevato dalla Costa Concordia viene immesso in una bettolina che è stata ancorata a fianco del pontone e che può essere utilizzata soltanto con condizioni di mare calmo. «Aspettavamo questo momento perchè è il primo passo, quello più importante per scongiurare il disastro ecologico», ha dichiarato Sergio Ortelli, sindaco dell’isola del Giglio. Il primo cittadino gigliese ha presenziato oggi alla messa per il naufragio del Giglio tenutasi nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Domani, però, ricorre il primo mese dalla tragedia, per la quale si registrano 17 vittime e 15 dispersi. In questa occasione, dunque, la parrocchia dei Santi Lorenzo e Mamiliano di Giglio Porto, la stessa che quel maledetto venerdì 13 ospitò centinaia di naufraghi , sarà teatro di una messa in suffragio delle vittime e dei dispersi. Celebrerà la funzione monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo di Pitigliano, Sovana ed Orbetello, mentre presenzieranno alla cerimonia le istituzioni, i soccorritori e, naturalmente, tanti Gigliesi. Attesi sull’isola dell’Arcipelago toscano anche l’amministratore delegato di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi, ed i parenti delle vittime e dei dispersi. La compagnia di navigazione Maregiglio ha istituito una corsa gratuita di traghetto che partirà alle 17:00 da Porto Santo Stefano e rientrerà alle 19:45.
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